Il CT. della Repubblica Ceca, Lavicka, ha parlato di Schick.
Cosa ne pensa delle critiche a Schick? “So che sta vivendo un momento non semplice, ma dategli tempo: ha solo bisogno di giocare, lui i gol li ha sempre fatti”.
Secondo molti tifosi, Schick, manca di personalità? “Patrik? Non credo proprio. è uno dei ragazzi più intelligenti che abbia conosciuto e uno che durante la settimana lavora duro, come un matto. Quando arrivò nello spogliatoio dello Sparta era un ragazzino, aveva intorno gente molto più esperta. Magari poteva sembrare timido. Ma ci sorprese tutti con la sua qualità”.
Lo sorprese quando lo allenò? “Vi racconto un aneddoto: allo Sparta lo feci esordire nei 15 minuti finali di una partita, mi pare di coppa. Gli dissi di giocare facile. Invece lui appena prese il pallone fece cose incredibili. Numeri, giochini di prestigio, anche la ruleta alla Zidane. Lo stadio rimase a bocca aperta, io ero totalmente impressionato”.
Forse gioca in una posizione non sua? “Facile: Patrik è un numero nove perfetto. A essere sincero credo possa giocare benissimo anche da numero dieci, dietro un’altra punta. E persino da ala destra, perché ama accentrarsi. Ma se gioca da centravanti ha più chance di fare gol, una cosa che sa fare benissimo”.
Quale può essere il suo problema? “Credo gli manchi la confidenza con il campo, avrebbe bisogno di fare maggiore pratica. Magari soffre la concorrenza di un totem come Dzeko. E purtroppo è entrato nel momento peggiore della Roma, che sta trovando difficoltà, soprattutto per gli infortuni. Ma lui ha i numeri: l’avete vista la partita con la Slovacchia? Un gol e una prova incredibile”.
Vi sentite? “Gli ho mandato un sms dopo quella rete, da campione. Gli ho detto che sono orgoglioso di lui. Con me ha sempre segnato tanto, con l’Under 21 fu il cannoniere delle qualificazioni all’Europeo”.
Di Francesco potrebbe chiederle qualche consiglio? “Ma no, Di Francesco è un allenatore che stimo tanto. Anzi gli faccio una promessa: a Plzen vedrà il vero Schick”.
L’aria di casa gli farà bene? “No, credo sia motivatissimo: lui è dello Sparta, viene a giocare contro il Viktoria che è uno dei rivali storici. Ci metterà qualcosa in più”.
L’ha invitata allo stadio? “E perché, Plzen è casa mia: vivo a Praga ma sono nato lì. Stavolta, però, tiferò per Patrik”.