Di Francesco ancora in bilico. A Torino, contro l’avversaria più forte, la Roma non ha demeritato ma ha comunque incassato l’ottavo ko stagionale in 23 partite. Adesso tocca al presidente Pallotta decidere se dar retta ai numeri oppure al d.s. Monchi e ad una squadra che sembra ancora seguire il proprio allenatore. Il 9° posto in classifica e i 4 punti di distanza dalla zona Champions fanno sembrare la prossima sfida all’Olimpico del 26 dicembre col Sassuolo una sorta di partita da ultima spiaggia per Di Francesco, così come la trasferta di Parma del 29.
La sua analisi evidenzia il rammarico per la poca cattiveria in attacco. «Come noi, anche la Juventus ha avuto due partite differenti – spiega -. La squadra viveva le paure e le insicurezze degli ultimi tempi, ma nel secondo tempo ha accettato i duelli e gestito la palla. Mi sono piaciuti l’atteggiamento e la voglia di giocare uno contro uno in tante situazioni di campo e il fatto di avere un ottimo palleggio in campo avversario. Ci è mancato di concretizzare. Tenere la Juve nella sua metà campo non è facile, la squadra è stata brava, ma ci manca malizia e esperienza per scegliere le situazioni migliori quando si ha palla in avanti».