Dicono, anche i numeri, che nei primi 23 minuti di ieri all’Olimpico Patrik Schick abbia reso più di tutti gli altri minuti messi insieme nella sua storia in giallorosso. Ha avuto il rigore che Perotti ha tirato come sa, cioè lasciando che il portiere altrui si butti dalla parte opposta a quella dove poi lui tira; ha segnato il 2 a 0 e quasi fatto un autogol che la proiezione geometrica della gol technology ha negato. E in più Zaniolo, il cui primo gol romanista ha fatto alzare in piedi il popolo che già lo ama, e la Roma ha potuto non perdere terreno dalla Lazio che s’è risvegliata prima di lei. Il derby sarà eterno come la città che lo ospita.
PANETTONE SI’, SPUMANTE NI’ – Gattuso e Pippo Inzaghi, colpito da Simone che vola, hanno mangiato il panettone. Ci sono forti dubbi sul loro brindisi di Capodanno . Il web ci scherza: cercate il modulo per il reddito di cittadinanza.
CR7 – La Juve quando ha gol e uomini in meno una soluzione la trova: CR7. Un’altra la Juve l’ha studiata: la barriera della solidarietà. Alla punizione avversaria la fila di bianconeri si oppone con i giocatori che si tengono per mano impedendo il passaggio degli infiltrati.
NON E’ IN VENDITA – Ha ragione Allegri; nel calcio in cui tutto è in vendita, non lo è l’educazione. Sportiva, civica o senza aggettivi, non lo è non soltanto nel calcio. E poi, se fosse stata in vendita, qualcuno l’avrebbe già comprata
COME BOBO – Quagliarella segna e lo fa all’ottava presenza consecutiva. Come aveva fatto Bobo Vieri. Largo ai giovani con juicio, direbbe Manzoni, che non giocava a pallone ma scriveva, finché ci sono ultratrentacinquenni come Quagliarella e Pellissier. Il meglio è il mix tra l’entusiasmo sfrontato (quando c’è: Zaniolo) e la raziocinante esperienza. IL
PRINCIPE PRESIDENTE – Il Monaco, dicono, avrà un nuovo presidente: Sua Altezza Serenissima Alberto II pronto a metterci la faccia per tirare su la squadra. Ed a metterci anche Jurgen Klinsmann come direttore sportivo.