«Il nostro top player è il gruppo» spiegava Roberto D’Aversa alla fine di Fiorentina-Parma, terminata 1-0 con un gol di Roberto Inglese. (…).
E sicuramente il gruppo è importante per il Parma, ma certamente sono altrettanto importanti giocatori come Gervinho e Bruno Alves che però a Firenze non hanno giocato. Ma l’attaccante era in campo, e si è visto. (…).
Inglese era stato di fatto uno degli ultimi colpi (del 14 agosto) di un mercato difficile, condizionato dalla vicenda sms (conclusa senza penalizzazioni proprio ad inizio agosto scorso). Da allora, con il Parma, ha collezionato 15 presenze, segnando 5 gol (come Gervinho, i due migliori marcatori del Parma) e fornendo un assist. Con un inizio strepitoso, rete all’Udinese nella prima di campionato nonostante i pochi giorni di allenamento in Emilia, poi nel mirino ha messo Cagliari, Torino, Milan e Fiorentina: tre gol di destro, uno di testa e uno di sinistro. (…).
D’Aversa gli chiede un grande sacrificio nella fase difensiva ma soprattutto Inglese diventa punto di riferimento quando è il momento di risalire. (…).
Ma questo non basta naturalmente: Inglese, in area, ha i movimenti della prima punta di razza: controllo palla, dribbling e tiro. (…).
E i tifosi sognano che un loro giocatore, un loro beniamino, possa tornare ad indossare la casacca della Nazionale, come accadeva tanti anni fa. (…).
+Di certo è stato messo sotto osservazione dal c.t. Roberto Mancini e dal suo staff. Non resta che aspettare.