Ci rendiamo conto che sia abbastanza abusato utilizzare il termine «vertice» in un periodo storico in cui l’interconnessione in tempo reale la fa da padrone, però domani tutta la Roma si ritroverà a Trigoria e quindi è lecito ipotizzare un faccia a faccia tra Di Francesco e il d.s. Monchi in chiave mercato, alla luce del fatto che l’allenatore giallorosso ha chiesto esplicitamente interventi sul mercato, soprattutto a centrocampo, dove le condizioni di capitan De Rossi non danno certezze sul suo rapido ritorno in campo.
KARSDORP & CO. Ma Monchi è al lavoro anche sulla difesa, visto che l’opzione Feyenoord per Karsdorp (in prestito secco) sembra essere evaporata. Si attendono club che si facciano avanti, ma una cosa è certa: la Roma non intende perdere il controllo dell’olandese. In difesa perciò, qualora Marcano decidesse di non accettare offerte, si potrebbe anche rimanere così, anche se il pericolo vero, in prospettiva, è per l’estate. Dall’Inghilterra e dalla stessa Grecia, infatti, giungono voci insistenti sul fatto che il Manchester United è pronto a pagare la clausola di 36 milioni per avere Manolas. A quel punto, l’ultima parola spetterà al difensore, che pure a Roma sta bene. Eventualmente per sostituirlo, oltre agli italiani di cui parliamo sopra, occhi anche ad Andersen della Samdpdoria.
IDEA MEITÉ Al momento comunque, come si diceva, è la mediana ad occupare i pensieri giallorossi. Il profilo che si cerca è quello di un giocatore duttile, in grado di ricoprire più ruoli. Al netto di nomi di spicco (da Herrera del Porto a Samassekou del Salisburgo a Oziakup del Besiktas), ne girano altri non di primo livello, in cui spicca quello di Pulgar del Bologna (che però piace ai viola) e Badu dell’Udinese. Occhio però ad un giocatore di tutt’altro valore, che però non pare avvicinabile. Si tratta del centrocampista francese Soualiho Meité del Torino, 24 anni, il cui sorprendente inizio di campionato gli è valso anche l’interesse della sua nazionale. Logico che il club granata – peraltro impegnato come la Roma nella corsa per l’Europa – non ha nessuna intenzione di cedere subito un giocatore così importante per gli equilibri della squadra di Mazzarri, ma per l’estate forse se ne potrà parlare, anche perché il Torino ha sempre avuto un debole sia per Perotti che per El Shaarawy, nonostante i due esterni abbiamo finora rifiutato qualsiasi forma di corteggiamento. L’impressione finale, comunque, è che per adesso la Roma cerchi colpi «low cost»; poi – sperando nel recupero della zona Champions- si potrà ricominciare a pensare in grande.