Partita storica per la Virtus Entella. Come viene vissuto questo prepartita?
“Per noi pensare di venire a giocare all’Olimpico contro la Roma è già un successo. Passare il turno contro il Genoa è stata un’impresa storica, per come si è sviluppata la partita e per il divario tecnico tra le due squadre. Fortunatamente il calcio è bello anche per questo: nella partita singola può succedere qualcosa per i più impensabile, azzerando il divario tecnico con gli episodi favorevoli. Può maturare una serata magica. Siamo riusciti a battere il Genoa dopo 50 anni”.
Che percezione avete avuto di un giovanissimo Nicolò Zaniolo negli anni di permanenza nella vostra società? “Zaniolo non è stato scelto da me, ma da Daniele Rosso e Manuel Montari, che lo hanno acquistato per giocare con la primavera. Io lo sono andato a vederlo giocare dopo, per portalo in prima squadra. La prima volta che l’ho visto mi sono chiesto “ma come avete fatto a prenderlo?”; la percezione è stata quella di un giocatore superiore rispetto alla realtà nella quale si trovava. Ha avuto inoltre un’esplosione a livello fisico impressionante”
Perché è andato via da Chiavari? “Alla fine di quell’estate lo ha preso l’Inter: avevo tante squadre, tra le quali la Roma, che avevano fatto offerte per il giocatore, ma quella dell’Inter è stata la più veloce e importante. Zaniolo è arrivato a Roma solo un anno dopo, anche se con i giallorossi avevo già parlato più volte perché il giocatore piaceva”.
L’approdo agli ottavi di Coppa Italia ha fatto crescere le motivazioni e il morale dello spogliatoio? “Abbiamo la partita contro la Roma e poi un trittico di partite importantissime per la nostra classifica. Dobbiamo essere bravi a smaltire la “sbornia” di queste partite che hanno un grande impatto mediatico, giocate in un grande stadio dove non siamo abituati a giocare. Qualsiasi risultato arriverà dobbiamo essere capaci di tornare al nostro campionato”.