Il sasso nello stagno, la sollecita smentita e un caso che resta sospeso: il giallo nato attorno ad Ante Coric rappresenta una bega di cui la Roma avrebbe fatto a meno. Il sasso l’ha lanciato Miljenko Coric, padre e manager del giocatore, parlando all’infuente portale croato Index Hr: «Ho chiamato Ante e mi ha detto che la Roma non lo vuole lasciare partire, malgrado ci siano offerte. Lui non vuole più giocare in Italia. Se avessimo potuto, non avremmo mai scelto il campionato italiano, ma abbiamo dovuto andarcene a tutti i costi per il rapporto pessimo con Zdravko Mamic (padre padrone della Dinamo Zagabria, ndr). Ho chiesto a Di Francesco informazioni sulla crescita di Ante, mi ha risposto che al momento ci sono tre giocatori italiani sopra di lui».
Parole volate nell’etere romano e rimbalzate fino a Trigoria, dove non l’anno presa bene. Così, a stretto giro, è arrivata ieri la smentita via Instagram del giovane croato: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre, per cui saremmo stati costretti ad accettare la Roma, non sono mai state rilasciate né da lui né da me. Sono stato onorato sin da subito dell’opportunità di vestire la maglia della Roma e il mio obiettivo è continuare a farlo più a lungo possibile. So che dovrò continuare a lavorare duramente per ottenere questo scopo. Forza Roma». Index Hr non ha fatto alcuna retromarcia, anzi ha richiamato Miljenko e fornito altri particolari: papà Coric avrebbe ricevuto “centinaia di chiamate” dopo l’intervista e dichiarato che con le sue parole non voleva offendere nessuno. (…)