Il difensore Di Criscio, calciatrice della Roma Femminile, ha commentato questo scorcio di stagiobe ai microni dell’emittente televisiva della società giallorossa:
Che momento è ora per la Roma dopo un inizio in sordina? “Adesso stiamo raccogliendo il lavoro fatto nei mesi. All’inizio non era facile anche perché era una squadra nuova, adesso siamo un gruppo solido consapevole dei nostri mezzi. Viviamo il momento con serenità e scendiamo in campo con il piacere di lottare per qualcosa di bello. E’ l’arma in più che abbiamo”.
E’ bello vedere saper reagire alle difficoltà, cioè ai gol subiti… “Anche questa è la differenza con l’inizio, in cui alla prima difficoltà eravamo demoralizzate ora invece vogliamo reagire subito. Si respira un’aria bella”.
Sulla squadra… “Gruppo misto, con giovani ed giocatrici di esperienza. Io? Mi metto nel mezzo (ride, ndr). Anche dalle giocatrici straniere si può imparare, che non si lasciano buttare giù dalle difficoltà. Io ho esperienza, ma devo ancora imparare”.
Hai lasciaro Lanciano a 15 anni, che esperienza è stata? “Non è stata una scelta che ha pesato per me, ma l’ho fatta con spensieratezza. Il calcio femminile era ancora nel limbo e ho detto ‘Mamma, vado al Cervia a fare un provino’. I miei genitori mi hanno sempre accompagnato, lì a Cervia era già un altro tipo di ambiente, si saliva già di livello. Nel giro di poche ore ho deciso di rimanere e il primo anno è stato bello, è un’età in cui non ti rendi conto di ciò che fai, ma l’anno successivo quando mi chiamò il Verona a giugno le cose si fecero più dure. A luglio avevo anche la Champions League. Ce ne sono state tante di difficoltà, anche nel finire la scuola, fino al pregiudizio delle persone, considerando che vengo anche da un paesino, poi si cresce e le cose le lasci scivolare”.