“Sono molto contento. Sono molto grato a Pallotta, a tutto il consiglio di amministrazione e al club in tutta la sua totalità per questa grandissima opportunità. Sono impaziente ed orgoglioso di poter guidare una grandissima società come la Roma. Posso mettere a frutto tutte le mie capacità, che spero che siano sufficienti, le mie esperienze e le mie conoscenze per poter proseguire questo percorso di crescita che il club ha intrapreso“.
Ripopolare lo stadio è uno dei suoi primi obiettivi? “E’ l’obiettivo di tutta la società, non solo mio. La situazione è molto precaria. Lo spettacolo che la squadra offre, che spero che continui a fare, è per pochi intimi. Ci sono delle situazioni regresse che ho conosciuto e che stiamo valutando con i miei colleghi“.
Altri punti da risolvere? “Sarebbe facile dire che dovremmo trovare una cura contro i crociati, credo che come dicevo la Roma è una grande società, la squadra ha portato risultati importanti e deve continuare su questa strada. LE distanze sono ridotte, abbiamo una grande opportunità di dare un’impronta forte al campionato e mi auguro che questo accada. Per quanto riguarda la società, abbiamo davanti delle scadenze sia a livello di politica sportiva, trovare come sistema calcio un antidoto sempre più urgente all’emorragia di spettatori, riportare al centro il sostenitore, un evento sportivo senza pubblico perde fascino. La società è ben strutturata, ho bisogno di tempo per conoscerne i segreti, ho ottimi collaboratori che mi stanno istruendo. Prenderemo in mano la situazione societaria per rendere questo club sempre più competitivo”.