Piatek al Milan. Sanabria e Machin al Genoa. Mancini alla Roma. Per ora, di vero, c’è solo che il centravanti polacco si è vestito di rossonero. Il resto è ancora tutto da definire. Con Gianluca Mancini, peraltro, che più passano i giorni e più sembra difficile che possa colorarsi di giallorosso in questo mercato di gennaio. Tutto il resto ruota intorno ai trasferimenti di Sanabria e Machin, due giocatori il cui cartellino non è più di proprietà della Roma, ma per i quali i termini della cessione prevedevano e prevedono che il cinquanta per cento della vendita del loro cartellino deve finire nelle casse di Trigoria. Cosa che in questo momento sarebbe assai gradita a prescindere. Se non altro per provare a fare qualcosa in entrata.
Sanabria e Machin Di fatto, almeno fino a ora, è stata la Roma a bloccare il trasferimento di Sanabria dal Betis Siviglia al Genoa. Cosa che si farà, ma dopo un chiarimento, ancora in corso, con la società giallorossa. Il fatto è che la formula con cui le due società vogliono chiudere l’affare, scavalca un diritto della Roma. Il Betis, inizialmente, aveva ceduto Sanabria a Preziosi con la formula del prestito per diciotto mesi e poi, alla scadenza, un diritto di riscatto per il Genoa fissato a ventidue milioni (cifra che Preziosi siamo pronti a scommettere non spenderà mai). Il fatto è, però, che la Roma ha un diritto di riacquisto del giocatore fino al prossimo trenta giugno per una cifra fissata a quattordici milioni e mezzo. 8…9
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