Finora non gli è mai capitato ma Steven N’Zonzi sa bene che in Italia il pericolo è sempre dietro l’angolo. Nel rispondere alle domande dei tifosi su «Reddit», il giallorosso, appena rientrato dall’infortunio, riflette sul razzismo schierandosi decisamente con Koulibaly, ultima vittima del nostro campionato. «Sicuramente, non avrebbero dovuto punire Koulibaly perché, in quella situazione, ti devi mettere nei panni del giocatore – è il commento a distanza di qualche giorno- nessuno può dire come avrebbe reagito finché non gli capita. Fa male a tutti essere fischiati in quel modo».
La sua proposta potrebbe essere quella di lasciare il campo: «Bisogna reagire duramente, bisogna essere saldi, perché altrimenti non cambierà nulla. Avere una reazione del genere li farebbe riflettere due volte sulle loro azioni». Costretto ad abituarsi anche a questo oltre che alle tante novità di giocare a Roma. Nzonzi si racconta svelando per la prima volta qualcosa di sè stesso e di quanto abbia gradito l’accoglienza dei tifosi all’aeroporto al suo arrivo nel club giallorosso.
Ma anche le sue ansie: «Le aspettative, la necessità di essere sempre al meglio che è quasi impossibile. Se tu ottieni una grande vittoria, ma non stai giocando bene due mesi dopo, sarai criticato. Devi essere molto forte mentalmente», tutto ciò che ha appreso in precedenza grazie all’esperienza in Premier, come quella al Siviglia, ma nella Roma ha dovuto «ripassare» la tattica, consapevole che ogni allenatore chiede cose diverse perché «ognuno ha un modo di diverso di giocare». Un trofeo intanto la sua Roma l’ha già vinto: per il francese si mangia molto meglio nella capitale d’Italia che in Francia o in Inghilterra. Mica poco.