Il Boca Juniors deve vendere, la Roma vorrebbe comprare. In mezzo c’è Nicolas Burdisso, ds degli argentini che nella Capitale, da ex, ha lasciato un pezzo di cuore. Può bastare questa congiunzione astrale per vestire il centrocampista colombiano Wilmar Barrios di giallorosso? Forse, ma stavolta non sono sufficienti neppure tre indizi per fare una prova. Prima di tutto perché quella della Bombonera è una bottega carissima (il Boca ha già rifiutato un’offerta del Tottenham e alla Roma chiede 21 milioni, la cifra della clausola rescissoria) e poi perché da Trigoria filtra la volontà di mettere a bilancio un acquisto così oneroso soltanto a giugno, per motivi legati al bilancio.
La prima proposta è stata quella del prestito di sei mesi con diritto di riscatto, poi il “diritto” è divenuto “obbligo” in un secondo rilancio di Monchi. Niente da fare, da Buenos Aires continuano a tirare la corda. Per non farla spezzare qualcuno dovrà cedere e sono proprio gli xeneizes a rischiare di più: in rosa ci sono 7 stranieri e con il nuovo acquisto Campuzano (già ufficializzato) il numero sale a 8; ne devono cedere almeno 2 per arrivare alla quota consentita dalla federazione. Barrios ha più mercato di tutti. (…)
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