«Non si interrompe un’emozione», recitava uno slogan ideato da Federico Fellini per la campagna referendaria del 1995 nata per vietare le interruzioni dei film attraverso gli spot pubblicitari. Andò come andò, cioè male per i (grandi) registi, ovvero vinsero coloro che temevano il taglio degli introiti per le tv private. Ecco, anche sul fronte di un calcio ormai spesso senz’anima, pare però difficile «rubare» certe emozioni in casa Roma. Cioè, se la Juventus in estate ha fatto shopping a Napoli (Higuain) e nello stesso club giallorosso (Pjanic), sembra difficile che riesca l’abboccamento per avere Daniele De Rossi in bianconero nella prossima stagione.
NETWORK AZZURRO La situazione naturalmente è molto diversa. Il centrocampista della Nazionale a giugno vedrà scadere il suo contratto ed è per questo – sembra proprio su sollecitazione dei suoi amici «senatori» della Nazionale (Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini e Marchisio su tutti) – è nata qualche settimana fa l’idea di un’offerta al romanista. La notizia bolliva da tempo e ieri è stata lanciata da «Calciomercato.com», muovendosi sulla base di una proposta di un contratto annuale con opzione sul secondo anno a un ingaggio più o meno alla metà dell’attuale (circa 6,5 milioni, premi compresi). Dinanzi alla lusinga ma alla logica freddezza di colui che (non a caso) è stato soprannominato Capitan Futuro, il discorso al momento è stato archiviato. Anzi, da parte della Juve arrivano anche logici dinieghi a una trattativa in tal senso, anche perché si tratterebbe di entrare a dare qualche noia a una rivale diretta nella corsa scudetto.
RINNOVO O USA Per parte sua, De Rossi nei giorni scorsi è stato estremamente chiaro: «Non è il momento di parlare del mio futuro». In ogni caso, a 33 anni, le offerte non gli mancano. Al netto della Juve, ci sono almeno un paio di società Usa, tra New York e Los Angeles – pronte a fargli ponti d’oro per ingaggiarlo, ma è inutile dire che la priorità per lui sarebbe prolungare con la Roma, a condizioni però ancora da stabilire. L’identikit di un giocatore in grado di fare sia il regista che il centrale di difesa, comunque, tecnicamente sarebbe ideale per tanti club, fra cui anche la Juve.
15 ANNI FA Ma che sia un «De Rossi moment» lo dimostra anche la curiosità che proprio domani contro l’Empoli saranno passati 15 anni esatti dal suo esordio in giallorosso. Era il 30 ottobre 2001 quando l’allora 18enne centrocampista fece la sua prima apparizione addirittura in una partita di Champions, quella contro l’Anderlecht. Da quel momento De Rossi e la Roma hanno sovrapposto le proprie avventure e il destino ha voluto che nella scorsa stagione, tagliando il traguardo delle 500 presenze, Daniele facesse gol proprio all’Empoli, in una partita finita 3-1. La squadra toscana, ovviamente, è autorizzata agli scongiuri.