Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 17 febbraio, ma non ce l’ha fatta: ci ha lasciati Egisto Pandolfini, nato a Lastra a Signa, paese alle porte di Firenze, nel 1926. E per un curioso intreccio del destino se n’è andato a poche ora Fiorentina-Roma di Coppa Italia, due squadre nelle quali aveva militato da sapiente centrocampista. A Firenze in due parentesi dal ’44 al ’46 e poi dal ’48 al ’52. Nella Capitale, invece, per 6 anni dal ’52 al ’56. Gli altri colori della sua vita calcistica sono stati quelli dell’Empoli, della Spal e dell’Inter.
Pandolfini e’ stato anche un valido esponente della Nazionale. Egisto partecipò alle spedizioni mondiali ’50 e ’54 segnando anche un gol a edizione. In totale 21 presenze nella carriera azzurra e 9 gol, in un’epoca in cui le partite erano molte meno rispetto ad oggi. Egisto Pandolfini ha legato gran parte del suo cammino nel pallone a Firenze e alla Fiorentina: per un lungo periodo è stato capo del settore giovanile, un autentico campione nello scovare talenti. Metà squadra del secondo scudetto viola (1969) l’aveva costruita lui. E in seguito sono stati tanti i calciatori di spessore scovati da Egisto, su tutti Giancarlo Antognoni. Il calcio italiano ha perso davvero una figura straordinaria. Su Twitter il messaggio di cordoglio dei giallorossi: «La Roma piange la scomparsa di Egisto Pandolfini, calciatore giallorosso tra il 1952 e il 1956. Ai familiari va l’abbraccio della Società e dei tifosi romanisti».
https://twitter.com/OfficialASRoma/status/1090328229922119680