Provato, come uno che non dorme da giorni. Di Francesco è l’immagine della crisi romanista, nervoso e stanchissimo, simbolo di una squadra che però proverà oggi in tutti i modi a trovare una strada che possa portare punti contro il Milan. “Dobbiamo reagire, mettendo in campo una prestazione di altissimo livello — reagisce il tecnico — Prestazione non solo fisica, ma soprattutto mentale, in questo che è un momento delicato. La fortuna, nel calcio, come nella vita, è che dopo una sconfitta, ti puoi rifare”. Lontani i discorsi legati a esonero o dimissioni. “Questo è un ambiente pessimistico, ma le chiacchiere stanno a zero: fatti, fatti, fatti” aggiunge. Fatti richiesti alla squadra, che se stasera perderà contro i rossoneri, potrà considerarsi fuori (quasi definitivamente) dalla conquista del quarto posto.
La serata si preannuncia rovente: quasi 40mila gli spettatori presenti, con la curva sud che porterà avanti la contestazione nei confronti della squadra, dopo aver ricordato con una scenografia i trent’anni dalla morte del tifoso Antonio De Falchi ucciso a Milano. Nella notte tra venerdì e sabato, sono apparse scritte contro Kolarov, in zona Torrino (quartiere nel quale il giocatore vive). “Kolarov abbassa la cresta” e ancora “Kolarov “croato” di m…”, a lui che è serbo, le frasi fatte sul muro con la vernice nera e la firma “asr”. Il difensore è criticato per il rendimento al di sotto di quello avuto la scorsa stagione, e per due episodi: le dichiarazioni in cui diceva che i tifosi non capiscono di tattica e la risposta stizzita a un ragazzo che, prima della partenza per Firenze (dove poi la Roma è stata umiliata 7-1 dalla Fiorentina nei quarti di Coppa Italia), aveva urlato ai giocatori “Svegliatevi”.
“Mi sento come un papà che alla squadra non ha dato i consigli giusti, a volte, ma altre volte invece sì — continua Di Francesco — nelle difficoltà non dobbiamo disunirci, è successo spesso invece. Nello spogliatoio deve esserci lealtà, dobbiamo essere noi a rimediare a questo momento difficile”. Dopo tre mesi di stop, torna titolare De Rossi, complici le assenze di Nzonzi e Cristante, squalificati. “Mi auguro che Daniele sia una presenza importante, come un allenatore in campo. I miei dubbi sono solo fisici perché non gioca da tanto”. Davanti confermato Dzeko. “Il suo nervosismo è stata la parte più brutta della sconfitta dolorosa di Firenze. Ha chiesto scusa alla squadra, siamo uomini, può succedere”.