“Bisogna sempre mettercela tutta, non solo nel calcio. Nessuno ti regala niente, nessuno ti mette qualcosa un piatto d’argento. Anche mio padre giocava a calcio, dopo la guerra mi portò agli allenamenti dello Zjeleznicar e da lì iniziò tutto. Sono rimasto lì fino al trasferimento in Repubblica Ceca. Tutto è cominciato così”.
“Per me è un privilegio aver giocato in tutti questi paesi e imparato tutte queste lingue. Dalla Repubblica Ceca alla Germania, poi l’Inghilterra e adesso l’Italia. Questo mi rende indubbiamente europeo!”.
“Sognavo di poter giocare con la nazionale della Bosnia Erzegovina. Quel giorno nel 2007 quando affrontammo la Turchia a Kosevo, segnai il mio primo gol al debutto. E’ stato sicuramente il momento più bello della mia carriera. Ciascuno di questi risultati importanti l’ho ottenuto grazie al duro lavoro. E’ così che mi conoscono in Bosnia e in Europa. Questo dimostra che ho fatto qualcosa di buono per il mio Paese”.
https://youtu.be/xUez53CjAVk