Le perplessità sulla viabilità e sulla società indagata » sul sistema di mobilità pensato per il progetto dell’impianto dell’As Roma a Tor di Valle e la grana giudiziaria che ancora pende su Eurnova, iscritta nel registro degli indagati – nell’ambito dell’inchiesta sul suo ex presidente Luca Parnasi – per la 231 del 2001, ossia la legge sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti. Sono gli ostacoli da superare per la realizzazione dello Stadio della Roma. Che, come ha annunciato ieri la sindaca Virginia Raggi, “si fa, e i proponenti potranno aprire cantieri entro l’anno”. Era stata proprio la prima cittadina a chiedere uno studio del Politecnico di Torino sui flussi di traffico attorno all’opera.
“Il parere di questo gruppo di lavoro è che lo stadio possa essere realizzato nell’area in analisi, subordinando tuttavia necessariamente alla messa in esercizio di una serie di interventi”, si legge nel documento del Politecnico. Il testo elenca come prioritari i lavori sulle ferrovie Roma-Lido e Orte-Fiumicino ma anche una maggiore offerta pedonale e ciclabile. Non solo, secondo il Politecnico l’utenza dello stadio “dovrà essere convinta con i fatti che potrà giungere e defluire dallo stadio con le due alterative ferroviarie”. Anche perché le previsioni effettuate finora sono state ritenute “troppo ottimistiche”. La revisione del testo, rispetto allo scenario potenzialmente “catastrofico” per il traffico delineato nella bozza trapelata a novembre, è legata ad una previsione della crescita del volume del trasporto pubblico tramite le opere del Piano della Mobilità Sostenibile.
In questo caso è in programma uno stock di infrastrutture di mobilità dal valore di circa 10 miliardi di euro ma buona parte di queste opere al momento sono solo allo stato progettuale e prive di copertura finanziaria. E anche per i lavori sulle ferrovie si prevedono tempi lunghi. Per il restyling dei 28 chilometri della Roma-Ostia c’è uno stanziamento di 180 milioni di euro della Regione Lazio ma il cronoprogramma dei lavori stima circa 4 anni di cantieri, ancora da iniziare. La Raggi comunque esulta: “Non ero obbligata a fare questo parere, che conferma e rassicura, in Conferenza dei servizi tutti gli enti presenti avevano dato via libera, anche la Procura aveva detto che le indagini non toccavano gli atti”. E con lei tutto il Movimento 5 Stelle.
Ora l’ultimo passaggio burocratico è l’approvazione della variante urbanistica in Assemblea Capitolina. Resta poi da capire il ruolo di Eurnova, che adesso si ritrova iscritta per la responsabilità civile dell’Ente nell’ambito dell’indagine che coinvolse Parnasi, il costruttore accusato dalla Procura di Roma di associazione a delinquere finalizzata a una serie di corruzioni. Alla guida dell’azienda (Parnasi che si è dimesso), è subentrato un nuovo amministratore delegato Giovanni Naccarato, con l’obiettivo di vendere i diritti edificatori ottenuti una volta approvata la variante urbanistica, secondo le prime indiscrezioni (per ora non confermate), proprio al club giallorosso.