Di Francesco
e De Rossi oggi risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma – Porto.
DI FRANCESCO: Ritorna alla sua competizione e torna una Roma guarita?
Bella occasione per riportare entusiasmo. Siamo rimaste in due italiane in Champions, dobbiamo essere ambiziosi.
Che porto si troverà di fronte?
Il Porto al di là dei singoli è una squadra tosta. E’ una delle squadre che ha vinto più duelli difensivi. Li ho visti in partita, sarà una partita fisicamente dispendiosa.
Chi recupera per domani?
Sicuramente Manolas. Olsen sarà in dubbio fino a domattina. Schick non ci sarà. Gli altri infortunati non recuperano.
Schick con il Bologna?
Difficilmente ci sarà con il Bologna.
Nel 4-3-3 De Rossi e Nzonzi insieme?Farò delle valutazioni. Daniele oggi si allenerà con la squadra e se darà risposte positive giocherà sicuramente.
Come giudica l’assenza di Marega e qual è il suo ricordo di Conceicao?
Conceicao sta facendo un grande lavoro. Ha dato una identità alla squadra. È una squadra concreta. Marega è più concreto di Soares, che è pericoloso a campo aperto.
Zaniolo esterno o mezz’ala?
Non so, potrebbe fare entrambe le cose. Non posso darvi la formazione. Dipende dalla partita che voglio andare a fare.
Domani partita da gamba o da esperienza?
Serve il mix. A fine carriera mi allungava la lingua e mi si accorciavano le gambe. Puoi avere grandi gambe ma se poi ti tremano… Determinati tipi di calciatori ti aiutano a prepararle anche meglio. Uniamo le due cose.
Quanto è importante ritrovare la solidità difensiva?
E’ fondamentale nella prima gara avere grande solidità e mantenere la porta inviolata. Questo non significa perdere l’identità di squadra.
DE ROSSI: C’è bisogno di ricomporre qualche frattura?
Aleks lo considero un fratello. Dico ai tifosi di fidarsi di me quando dico che è un professionista. Gioca in condizioni a volte difficili e non salta un allenamento, senza fare dichiarazioni al miele. C’è sempre da ricordarsi che il tifoso va rispettato e assecondato quando l’ambiente è nervoso.
L’esperienza dell’anno scorso servirà per quest’anno?
Il Porto è abituato a giocare queste partite ma anche alcuni nostri giocatori hanno più esperienza rispetto al passato. L’anno scorso poteva finire anche meglio. Dobbiamo pensare a preparare bene domani.
Che cosa ti ha colpito della Roma mentre eri fuori?
Abbiamo fatto partite molto buone ma si notava che quando prendevamo un gol non riuscivamo a tirare fuori la testa. Ultimamente tranne Firenze abbiamo fatto bene.
Continui a giocare?
Sì. Il mister e i compagni mi fanno sentire importante come mai in carriera. Devo solo ringraziarli.
C’è un’emozione diversa nei tuoi confronti all’Olimpico?
Mi sono sempre sentito a casa mia. Sento grande affetto in questo momento. Penso che questo sia anche il percorso che ha fatto Francesco. Devo continuare a pensare che derivi dal fatto che giochi bene a pallone, non posso pensare che sia perché tra poco smetterò.
Che cosa ha Di Francesco?
Ha un’idea di calcio. Sa che cosa succede in campo. Lui anche nella difficoltà continua a fare le cose normali. Gli umori degli allenatori sono ricchi di alti e bassi ma lui non ha mai perso la trebisonda. Non siamo mai stati sull’orlo del baratro però.
Hai pensato di smettere?
Cerco di essere realista. Non ho pensato di aver smesso. Ho fatto tre mesi da calciatore serio perché pensavo di poter rientrare. Il punto di domanda è quanto reggerà la mia condizione fisica. Se continuerà a rispondere bene come sta rispondendo non vedo perché dovrei smettere, mi sembra che potrei ancora giocare.
Questa partita può essere la fine di un periodo difficile?
Tutte le risposte positive del ginocchio sono piccoli coronamenti del periodo difficile. La cosa importante è la partita e pensare collettivamente e non singolarmente. Non dobbiamo fare test su di me. L’importante è la squadra.