Confidare nei Paesi Bassi per «entrare in Porto col vessillo» e continuare a sognare in Europa. La Roma domani sera disputerà per la 5ª volta nella sua storia gli ottavi di finale di Champions, ma la serata dell’Olimpico potrebbe tingersi d’arancione. Le tonalità rischiano però di essere diverse. Da una parte Karsdorp e Kluivert dall’altra l’arbitro Danny Makkelie. Quattro K e tanta Olanda. Di sicuro sarà una serata speciale per il terzino al debutto assoluto dal primo minuto in Champions e reduce da un mese di inaspettata rinascita. Karsdorp (oggi è il suo 24° compleanno) è il terzino destro titolare della Roma, dopo essere stato per settimane il primo nome sulla lista dei partenti e sull’elenco delle delusioni firmate Monchi. Due presenze tra agosto 2017 e gennaio 2019, colpa dei tanti infortuni ma non solo. In meno di un mese ne ha giocate cinque di fila tra campionato e coppa Italia.
La luna è cambiata, Karsdorp pure. Il tatuatissimo Rick prima era estraneo al gruppo, a Roma viveva male, non capiva le idee di Di Francesco e ha avuto bisogno di parecchi colloqui con Monchi e il team manager De Sanctis. Un lavoro certosino quello dei due dirigenti che ha portato risultati insperati. Senza trascurare il fatto che a giugno la splendida moglie Astrid Bell gli donerà il suo primo figlio. La bella prestazione col Torino è stata l’inizio della risalita anche se deve ancora recuperare la piena forma fisica. Deve ripartire (quasi) da 0 invece il connazionale Kluivert, che domani sera potrebbe trovare spazio visto il forfait di Schick e la flessione di Florenzi.
Ma, come dicevamo, c’è pure l’altra faccia del tulipano. Ad arbitrare il match col Porto di domani, infatti, sarà l’ispettore poliziotto Danny Makkelie. Ovvero il direttore di gara della partita di andata col Barcellona nei quarti della scorsa stagione. Finì 4-1 tra enormi polemiche visto che l’olandese (nato in una colonia venezuelana) non concesse due rigori alla Roma. Clamoroso quello su Dzeko spinto e sgambettato in area da Semedo. Non c’era il Var, che esordirà proprio domani sera in Champions.
A fine gara il bosniaco usò parole molto dure nei confronti del fischietto olandese: «Il rigore? Avrebbe cambiato sicuramente il senso della partita, ma l’arbitro deve avere coraggio per assegnarlo in casa del Barcellona…». I due si troveranno faccia a faccia domani. Makkelie ha 36 anni compiuti a gennaio (praticamente coetaneo di De Rossi che li compirà il 24 luglio) ed è stato incoronato miglior fischietto d’Olanda tanto da partecipare all’ultimo mondiale. Ma già nel 2016 era finito nell’occhio del ciclone per un calcio di rigore inesistente assegnato allo scadere in Ajax-Utrecht.
Un rigore definito uno scherzo dall’ex fischietto van der Ende (altro nome famigerato in casa Roma), per il quale Makkelie si è poi scusato tramite Instagram. Nel 2017, invece, la federazione calcio olandese ha sanzionato Makkelie dopo aver scoperto di un prestito di 35 mila euro ricevuto dall’ex collega, nonché suo allenatore e amico Jaap Uilenberg, membro della commissione arbitri dell’Uefa.