Un «laziale» in panchina e un difensore con tre Champions League in bacheca per fermare Dzeko e compagni. Il Porto si è presentato ieri all’Olimpico per i rituali della conferenza stampa e dell’allenamento della vigilia con Conceiçao e Pepe in primalinea: «Qui ho vinto sei titoli in due anni e forse è per questo che non sto simpatico a Totti (che definì il sorteggio fortunato, ndc), ma – dice l’allenatore riferendosi al suo curriculum in biancoceleste tra il ’98 e il 2000 – indipendentemente dal mio passato alla Lazio siamo venuti a giocarcela perché vogliamo arrivare all’obiettivo. Cercheremo di fare più gol possibili. Dobbiamo essere esigenti, coraggiosi, forti e consistenti come squadra. Siamo contenti di incontrare la Roma e anche la Roma sarà contenta di incontrarci. Noi siamo pronti».
Non ci saranno l’infortunato Marega e lo squalificato Corona («non capisco questa punizione», sottolinea Conceicao), davanti con Tiquinho e Brahimi toccherà a uno tra Otavio (favorito) e Fernando Andrade. Pepe porterà tutta la sua esperienza in difesa: «Dovremo essere umili e sacrificarci. Loro sono forti come collettivo, ma noi sappiamo cosa
dobbiamo fare per sorprenderli e faremo di tutto per portare a casa la vittoria». In 4 precedenti non hanno mai perso (2 successi e 2 pareggi), l’ultimo ai preliminari di Champions brucia ancora dalle parti di Trigoria. In più sono imbattuti da 25 partite, anche se sono reduci da due segni X consecutivi nel campionato portoghese.