La Champions League più ricca di sempre sarà un affare comunque vada. Anche perdendo tutte le partite del girone e tornando a casa a dicembre. Con zero punti in classifica, ma con un ricco assegno in tasca. E’ un paradosso, ma fotografa al meglio come la più importante manifestazione calcistica europea sia diventata una macchina da soldi. Il nuovo format, che parte quest’anno garantendo alle Big-4 (Spagna, Inghilterra, Italia e Germania) la presenza di quattro squadre ai gironi senza il rischio di perdersi nei preliminari, ha moltiplicato diritti tv, ricavi e montepremi arrivando a sfiorare la quota 2 miliardi di euro (1,95). Ce ne sarà per tutti, a patto di essere dentro la lista delle 32 elette che da settembre correranno per arrivare alla finale del Wanda Metropolitano di Madrid in programma il 1° giugno 2019. Le novità non sono solo nell’entry list, ma anche negli orari (due gare ogni turno alle 18,55 per raddoppiare le finestre di visibilità e ottimizzare gli introiti da diritti tv) e nella suddivisione del malloppo: meno peso al market pool televisivo, quel meccanismo che premia i club provenienti dai mercati tv più ricchi, più spazio ai risultati presenti e del recente passato con la creazione del Ranking decennale che può portare fino a 32 milioni di euro per chi sta in testa alla classifica. (…)
QUANTO GUADAGNA LA ROMA – L’altra italiana, oltre alla Juventus, approdata alla seconda fase è la Roma che ha già messo in bilancio quasi 54 milioni di euro grazie alla sua partecipazione alla Champions League. E’ la somma di bonus e risultati sportivi del girone, che le sono valsi 43,940 milioni, cui va sommato il premio per essere approdata agli ottavi di finale per un totale minimo garantito di 53,440.
A questi soldi, così come per la Juventus, si aggiungerà la seconda fetta del market pool televisivo che dipende dal numero di partite giocate e dalla coabitazione con altri club provenienti dallo stesso campionato. Non si tratta di una torta ricca come in passato, perché la riforma partita in questa stagione ha ridotto il peso dei diritti tv, ma in ogni caso sono milioni di euro destinati alle casse di chi va avanti.
Anche per Roma e Juventus, le sopravvissute, va considerato l’effetto sul botteghino che soprattutto nella seconda fase garantisce incassi al rialzo perché propone sfide contro avversarie di primo livello. Nella passata stagione la Juventus ha guadagnato 7 milioni dai tre incassi contro Barcellona, Olympiacos e Sporting Lisbona mentre la Roma si è fermata poco sopra i 6 per Atletico Madrid, Chelsea e Qarabag. (…)
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