Si è preso la Roma, e forse anche qualcosa in più visto che ieri lo hanno celebrato pure i media internazionali. Nicolò Zaniolo è quell’emozione che i tifosi giallorossi cercavano dopo l’addio di Totti, è la speranza di veder crescere un altro campione a Trigoria. La doppietta al Porto e quelle due corse sotto la Sud hanno accelerato il processo di idolatria di una piazza divisa sull’idea di consegnargli già il prossimo anno la sacra maglia numero 10.
Il più tranquillo in questa bella storia di calcio è proprio Nicolò che in 7 mesi ha dovuto ribaltare anche il suo modo di vivere Roma. La capitale era già nel suo destino visto che qui è nata la bellissima mamma Francesca, tifosa giallorossa e fan sfegatata di Totti. Chissà che effetto gli ha fatto vedere i tanti fotomontaggi che ritraggano suo figlio e lo storico capitano. Zaniolo abita con la mamma – che su Instagram vanta 136 mila follower – nel quartiere Torrino, a pochi passi dalla vecchia casa di Totti. Papà Igor invece è rimasto a La Spezia con la sorellina Benedetta che deve finire il liceo linguistico (al contrario del fratello che si è fermato al 3° anno di Scientifico). Un legame forte quello con la famiglia dimostrato dal tatuaggio sul polso che riporta l’anno di nascita di mamma, papà e sorella oltre alla scritta family. Proprio al Torrino Nicolò ha vissuti i primi mesi quasi in anonimato, e per questo si è potuto godere il sole al laghetto dell’Eur, i negozi di viale Europa (dove la mamma fa spesso shopping) o il Caffè Palombini senza particolari preoccupazioni.
Oggi lo riconoscono tutti e nel quartiere si fa vedere molto meno. Al l’Eur Nicolò ha conosciuto pure l’amore che risponde al nome di Sara Scaperrotta, 20 anni studentessa di Scienze della moda e del costume alla Sapienza. I primi tempi Zaniolo la accompagnava all’Università, coi mezzi visto che non ha ancora la patente. I due si sono conosciuti qualche mese fa tramite amici in comune, quelli della Primavera che Zaniolo ha conosciuto da avversario e nelle nazionali giovanili. Il salto in primo squadra, però, non gli ha fatto montare la testa. I commercianti della zona lo descrivono come «un ragazzo educatissimo, quasi timido». E anche in questo ricorda Totti.
Con gli amici, invece, frequenta qualche volta la discoteca La Maison a Villa Borghese. Altro luogo entrato nel cuore del numero 22. Ora scatta il piano per blindarlo visto che la Juve (squadra per cui tifava da bambino, anche se l’idolo era Kakà) è decisa a fare sul serio. Chissà che la consegna della maglia numero 10, oltre a un cospicuo aumento di stipendio, non possa aiutare. «Per la 10 aspetterei un pochettino perché ha un peso enorme e potrebbe non essere positivo per lui», frena però Pizarro a ForzaRoma.info. Anche Galliani lo incorona: «È nata una stella, mi ricorda Tardelli» mentre gli utenti di Fifa19 minacciano: «Se non aumentate il suo valore tecnico non compriamo più il gioco». Effetti della Zaniolite.