Lasciatelo in pace. A lui, Nicolò Zaniolo, e pure alla signora Francesca Costa, la mamma. Tutti lo (li) cercano, tutti lo (li) vogliono, in un crescendo di voyeurismo che ci piace poco e puzza pure un po’ di bruciato. Ci rendiamo conto che, nel momento in cui siamo qui a scrivere del numero ventidue giallorosso, possa sembrare un controsenso la richiesta di spegnere i riflettori, di spostare l’obiettivo da qualche altra parte piuttosto che nei confronti di questo ragazzo che in due mesi è stato capace di cambiare il suo mondo e quello, pure, della Roma.
Ma il nostro intento è quello di una protezione nei confronti di questo talento che ora veste la maglia della nostra Roma, di questo ragazzo che è stato capace di riaccendere la fantasia della gente romanista, di questo prospetto di campione che ora avrebbe bisogno soprattutto di serenità per poter affrontare nel miglior modo possibile anche i momenti difficili che in qualche maniera arriveranno. Ecco, forse il punto è proprio questo. Cioè che Zaniolo è della Roma. Ne hanno parlato tutti, al punto che c’è sembrato strano che le sue prodezze non siano state l’apertura di qualche telegiornale nazionale. (…)
PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI