«Sto bene». Due parole che fanno sempre piacere, ma che si trasformano in una notizia se a pronunciarle è un ragazzone greco che risponde al nome di Kostas Manolas. Soprattutto se con la memoria si ritorna al momento in cui è uscito dal campo a Frosinone, steso su una barella, al limite delle lacrime, con una caviglia che gli si stava gonfiando, la preoccupazione di un infortunio che avrebbe potuto tenerlo diverso tempo lontano dal campo di gioco. Invece, ieri, il sospiro di sollievo che, facendo leva su una certa dose di ottimismo, potrebbe riconsegnare il difensore a Di Francesco già per il derby di sabato prossimo. Cosa abbastanza importante considerando il rendimento difensivo della Roma.
La giornata Segnali positivi a proposito delle condizione di Manolas, sono cominciati ad arrivare già nella mattinata di ieri. La caviglia si stava progressivamente sgonfiando, il dolore era in costante diminuzione, nessuna stampella per camminare, una nuova ecografia a Trigoria aveva confermato sì che la distorsione c’era, ma i legamenti erano stati interessati solo in minima parte.
L’ottimismo è diventato ancora più concreto nel tardo pomeriggio, quando il greco è andato a Villa Stuart per sottoporsi a una risonanza magnetica, una scelta che, come hanno sottolineato a Trigoria, è stata fatta soltanto a scopo precauzionale. Manolas è arrivato nella clinica di riferimento del club giallorosso, qualche minuto prima delle diciannove, al volante dell’auto, è sceso senza problemi e stampelle, ha risposto alla domanda sulle sue condizioni proprio con quel «sto bene». (…)
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