Aspettavano Francesco Totti, troveranno Riccardo Marchizza. Gli austriaci rimarranno delusi dal Grande Assente, fermato da una contrattura che non si è ancora dissolta, ma potrebbero scoprire una Roma tutta nuova, dilaniata dagli infortuni e rinvigorita dai suoi bravi giovani supercampioni d’Italia.
CORTISSIMI – Spalletti ha potuto convocare solo 16 giocatori della prima squadra visto che, oltre a Totti, si è dovuto arrendere a un problema muscolare piuttosto serio Emerson Palmieri: sostituito nel secondo tempo a Empoli, ha riportato una lesione di primo grado al polpaccio sinistro (muscolo soleo) come hanno accertato gli esami strumentali. Emerson, che finalmente aveva raggiunto un discreto standard di rendimento, tornerà a disposizione dopo la sosta. E così contro l’Austria Vienna, domani alle ore 19, mancheranno in sette: Totti, Emerson, Florenzi (ieri ha ricominciato la rieducazione a Trigoria), più Vermaelen, Mario Rui, Manolas e Seck.
LE SCELTE – In mancanza di grandi alternative, Spalletti sembra intenzionato a confermare Antonio Rüdiger, che ha dato buone garanzie domenica dopo cinque mesi di quasi totale inattività. Dovrebbe essere lui ad affiancare la colonna Fazio, alla quindicesima partita intera consecutiva, al centro della difesa, con Juan Jesus a sinistra a comporre l’eventuale scacchiere a tre e mezzo e Bruno Peres a spingere sull’altro lato. Nella ripresa poi, se le condizioni della partita lo consentiranno, potrebbe debuttare il giovane Marchizza, classe ‘98, difensore centrale mancino della Primavera di Alberto De Rossi. Tra i 19 in partenza ci sono anche un baby terzino destro, Eros De Santis, che della Primavera è capitano, e il portiere Lorenzo Crisanto. Tutti e tre, evidentemente, non potranno giocare a Cork nella Youth League. Alisson ovviamente sostituirà Szczesny nella solita alternanza tra campionato e coppe.
TURNOVER – Qualche opzione in più si intravede a centrocampo dove il maggiore indiziato alla panchina è Daniele De Rossi, al debutto stagionale in Europa League dopo la squalifica: avendo giocato tre partite di fila in otto giorni, potrebbe aver bisogno di rifiatare. Secondo questa interpretazione, dovrebbe rientrare nella formazione titolare Strootman con Nainggolan e Paredes, che è diffidato ma cercherà di difendere un record curioso: è il calciatore ad aver giocato più palloni di tutto il torneo (401, addirittura 74 in più di Pogba che è secondo in questa classifica). Invece Gerson, scelto tra gli undici all’andata, ha più possibilità di giocare nella ripresa, quando le squadre saranno più stanche.
MOLTITUDINE – E l’attacco? Qui c’è persino abbondanza, nonostante il forfait di Totti. Molto dipenderà dalle condizioni di Diego Perotti, che è reduce dal suo infortunio muscolare. Se sta bene, gioca dall’inizio. E siccome Iturbe è sempre stato titolare in Europa League, per l’ultimo posto sarebbero in corsa El Shaarawy, Salah e Dzeko, in rigoroso ordine di probabilità. L’idea del tridente leggero a Spalletti non dispiace. E la rinuncia a El Shaarawy dopo la doppietta segnata all’andata sarebbe sorprendente.
IL VIAGGIO – La squadra partirà oggi con un volo charter da Fiumicino. Nel pomeriggio si allenerà alle ore 18.30 allo stadio Ernst Happel, il mitico Prater. A seguire trasferimento in un albergo molto vicino alla struttura. Domani sera, subito dopo la partita, è previsto il rientro in Italia.