C’era una volta il derby da tutto esaurito. Quello dell’Olimpico strapieno con addirittura le scale d’accesso usate come posti. Tempi andati che, visto il trend, difficilmente torneranno. Stasera non si arriverà a 50 mila spettatori, di cui 12 mila romanisti. Praticamente meno di Milan-Sassuolo che, oggi alle 18, avrà 65 mila presenze. Basti pensare che per la stracittadina milanese dell’andata ai cancelli si erano presentati in 78 mila. Quasi il doppio di quelle dell’Olimpico. Numeri impietosi per un derby che vale un pezzetto di Champions League. E se si prendono i numeri degli incroci fratricidi all’estero il declino Capitale si fa ancora più nitido: oltre 93 mila hanno assistito al Clasico Barça-Real del 28 ottobre scorso e in 60 mila a City-United dell’11 novembre, giusto per citarne un paio.
A Roma si è persa l’abitudine di andare allo stadio. E questo ha finito per togliere anche quella magia mista ad ansia tipica di un derby. L’aria è meno frizzante. E non è certo perché la posta in palio sia meno importante degli anni passati. Il problema è che c’è una sorta di disabitudine tutta romana ad andare allo stadio. Una volta sono i parcheggi, un’altra i tornelli, un’altra ancora la stagione poco attraente di una delle due. Il risultato è sempre lo stesso: spazi vuoti che gridano vendetta. Un peccato perché Lazio-Roma o Roma-Lazio meriterebbero un impatto decisamente diverso. Istantanee ormai sbiadite riportano alla mente tribune gremite e curve da far invidia a mezza Europa.
Sfottò ironici e coreografie passate alla storia, che vengono ricordate ancora oggi. La Nord si colorerà solo di sciarpe e bandiere: niente scenografie. La Sud, invece, dopo lo spoiler dei giorni scorsi, ha cambiato il telone. Niente più lupa. Soggetto top secret. L’allarme per possibili incidenti è alto: livello 4. Saranno un migliaio gli agenti che presidieranno l’area. Ieri le prime opere di bonifica delle zone limitrofe allo stadio. Già decisi anche i percorsi. Cancelli aperti dalle ore 16.30.
TUTTI SU DAZN – Chi non andrà all’Olimpico vedrà la partita su Dazn. In città c’è molta ansia. Qualche preoccupazione è legata alle interruzioni, brevi o lunghe, di cui spesso la piattaforma online si è resa protagonista (la rete non regge agilmente la mole di accessi). E poi si sa, a Roma il derby è sacro. Lo vede chiunque e l’assenza di segnale poco si tollera. Immaginate uno stop durante un’azione da gol o il vicino di casa che urla per una rete di Immobile o Dzeko prima? Una tragedia. L’hashtag è già pronto. Dazn non batte ciglio e assicura che tutto sarà perfetto. Anche loro hanno un derby con Sky da giocare.