Giù le mani da Kevin Strootman. Qualcuno, lontano da Roma, si è insinuato con circospezione avendo notato che il contratto in scadenza 2018 non è stato prolungato. Ma presto le cose cambieranno: la coppia Baldissoni-Massara ha incontrato il suo entourage nei giorni scorsi, avviando ufficialmente la trattativa per il rinnovo. Non ci dovrebbero essere sorprese: si arriverà a un accordo come preteso esplicitamente dal presidente Pallotta, che con Strootman ha stabilito un legame affettivo speciale nei mesi terribili della tripla operazione al ginocchio.
CONDIZIONI – La Roma offrirà un rinnovo fino al 2020 o addirittura fino al 2021, dunque per due o tre stagioni supplementari rispetto alla scadenza attuale, a condizioni non molto distanti dal contratto di oggi (circa 2,5 milioni netti a stagione): potrebbe però variare la struttura, con una parte fissa più bassa e una parte variabile legata a prestazioni personali e collettive più elevata. Strootman ha già dato la sua disponibilità a restare alla Roma, a cui è riconoscente per il trattamento ricevuto durante la lunga assenza («Altri avrebbero stracciato il contratto, la Roma invece mi è stata vicina e io voglio ripagarla per l’attesa»). La società in questo momento lo considera un capitale da rilanciare e preservare considerata l’età ancora giovane (26 anni) e le prospettive di carriera, perciò intende trattenerlo a Trigoria. Da qui è nata l’esigenza di prolungarne il contratto, anche per scoraggiare gli ammiratori. Come l’Everton, allenato dall’olandese Ronald Koeman, che secondo i media inglesi è pronto a offrire 20 milioni alla Roma, più o meno il prezzo pagato nel 2013 al Psv Eindhoven.
RIGENERAZIONE – Strootman intanto prosegue il lavoro individuale, oltre a quello collettivo, per rimettersi al livello con i compagni. E’ stato il primo ieri a salutare Florenzi, al primo giorno a Trigoria dopo il crac di Reggio Emilia, sul lettino dei massaggi. Il mal di schiena lo ha penalizzato nell’ultimo mese ma adesso gli dà tregua e dovrebbe consentirgli di giocare titolare a Vienna. A Empoli, dopo essersi scaldato per tutto il secondo tempo, non è stato scelto da Spalletti come terzo cambio e non l’ha presa bene (ha scalciato una bottiglietta a bordocampo) ma il malumore è presto passato. Così come la delusione per la mancata convocazione in nazionale del ct olandese Blind. Per Strootman lo staff medico della Roma ha studiato un piano simile a quello che ha rigenerato Radja Nainggolan durante la pausa di ottobre: si allenerà un po’ con la squadra e un po’ da solo per ritrovare brillantezza ed essere di nuovo in forma per la trasferta di Bergamo in programma il 20 novembre.
CHIUSURA – Per quel giorno, forse, Strootman avrà già firmato il nuovo contratto. E di lì a poco potrebbe essere seguito da Daniele De Rossi, uno degli svincolati di lusso del calcio europeo: a compagni e dirigenti, in via informale, ha fatto sapere già dall’estate scorsa di essere contento di discutere un nuovo contratto, rimandando eventuali esperienze di vita esotiche. Ma una trattativa vera e propria, che ridimensioni il pesante ingaggio da 6,5 milioni in nome di un accordo di ulteriori due anni (e non uno), non è ancora stata impostata. «Ci sarà tempo per parlarne» dice De Rossi. E forse ha ragione, se la volontà è comune.