Latina-Roma tutti i giorni, quanto ci metti?
“Circa 40 minuti, dipende dal traffico”.
Ora che hai la patente è meglio… “Prima ero vincolato ai miei genitori, dovevo aspettare che mi venissero a prendere o comunque il tempo non era tutto mio, anche quando mi dovevano portare da qualche parte la maggior parte delle volte li dovevo aspettare era pesante”.
Sei uno dei più grandi nello spogliatoio”.
La senti la responsabilità? “Ovviamente. La sentivo anche l’anno scorso che ero un pari età. E’ una cosa che c’è perché ovviamente mi sono messo in gioco e mi sono conquistato il posto. Soprattutto quest’anno che sono il più grande devo dimostrare a me e agli altri che me lo merito e che con la fatica si cresce”.
Il modo di fare mercato è cambiato ora anche i giovani vengono venduti, acquistati e mandati in prestito, ti senti pronto a quest’età? “Se lo vuoi e ci credi sei pronto. Io quando ero a Torino ho dato tutto me stesso per mettermi in mostra e ambientarmi subito. Torino è una piazza stupenda mi ha aiutato tanto a crescere2.
Si tocca con mano il tuo cambiamento tra prima e dopo Torino… “Sicuramente sì, ho avuto un infortunio al crociato ma mi sono fatto forza e ho cercato di andare avanti”.
Un anno che vale per tre praticamente… “Sì mi ha aiutato a crescere sono migliorato con queste piccole delusioni”.
Com’è allenarsi in prima squadra? “È bellissimo, capisci certi movimenti e fai alcune cose che in primavera non faresti mai”.
La prima volta te la ricordi? “Sì me la ricordo come se fosse ieri, è stato l’anno scorso con Di Francesco”.
A chi ti ispiri di più in prima squadra?
“A Manolas, ha delle qualità che io non ho”.
Per esempio? “La velocità purtroppo (ride, ndr)”.
Di Francesco che ti dice in allenamento? “Quando sbaglio mi rassicura dicendomi che anche i grandi sbagliano. Bisogna concentrarsi e lavorare per non ripetere gli stessi errori”.
Dove ti senti più cresciuto in questi anni? “Ho acquisito più sicurezza nei miei mezzi ora gioco più tranquillo”.
Risolto con il problema alla spalla destra? “Sì a volte mi esce, ora ho rafforzato il muscolo”.
Il tuo futuro? “Per adesso penso a giocare, a divertirmi e dare il meglio di me in campo. Nessuno può prevedere il futuro vedremo quello che capiterà”.
Un ricordo del passato? “L’anno scorso a Londra contro il Chelsea è stata la partita più bella della mia vita”.