I problemi per Spalletti non finiscono più. Nella partita del Prater, nella quale cerca i punti per la qualificazione, il tecnico toscano dovrà mandare in campo una formazione rimaneggiata e senza più difensori. Dopo aver perso Florenzi, Manolas ed Emerson in una settimana, ancora in attesa del ritorno di Vermaelen e Mario Rui e appena recuperati Bruno Peres e Rüdiger, il tecnico dovrà fare i salti mortali per mandare in campo una difesa che in questa prima parte della stagione è stato il reparto più vulnerabile della squadra. E come se non bastasse è stato confermato nella lista dei convocati Federico Fazio, che ha accusato una contrattura al polpaccio destro e quindi non giocherà. E’ scattato l’allarme e anche lui è stato sottoposto ieri mattina prima di partire a esami strumentali, che hanno escluso lesioni, ma non è il caso di rischiare.
A TRE – Quindi la difesa cambia ancora. Contro l’Austria Vienna la Roma giocherà a tre dietro, con l’arretramento di De Rossi, affiancato da Rüdiger e Juan Jesus. Il giocatore azzurro ha già ricoperto questo ruolo in altre occasioni, Spalletti si fida di lui in quella posizione. Lo aveva già utilizzato in difesa appena tornato alla Roma, l’ultima volta nei preliminari di Champions, quando fu espulso. Nelle sedici partite finora disputate Spalletti ha dovuto cambiare ben undici volte la difesa. Quella più utilizzata (ma solo per tre volte) ha visto la presenza di Bruno Peres, Manolas, Fazio e Juan Jesus. Stasera dei quattro giocherà uno solo. E l’emergenza lo costringerà a cambiare anche modulo, anche se nelle ultime partite la Roma spesso ha giocato con la difesa capace di cambiare modulo in corsa.
DANIELE DIETRO – De Rossi ha fatto il difensore centrale nella sfortunata partita contro il Porto, quando fu espulso all’Olimpico. Oggi debutta in Europa League, dopo aver scontato le tre giornate di squalifica per quel cartellino rosso che gli ha creato qualche problema. I numerosi infortuni costringeranno Spalletti ha far giocare – dopo Empoli domenica corsa – la seconda partita da titolare a Rüdiger, che è appena rientrato dal grave infortunio al ginocchio. Il difensore tedesco non si tira indietro: «Sono pronto, sono contento di poter aiutare la Roma. Sono felice di poter tornare a giocare in campo internazionale. Non voglio parlare di mercato, si sentono tante voci, ma io sono felice di essere qui». Spalletti dovrà gestire l’emergenza anche nelle prossime settimane. Manolas e Vermaelen potrebbero tornare dopo la sosta, in occasione della partita di Bergamo contro l’Atalanta del 20 novembre. Mario Rui e Florenzi sono ancora lontani dal rientro in campo, l’ex empolese tornerà a dicembre, l’azzurro a febbraio.
C’È ALISSON – In porta ci sarà ancora il brasiliano, che è il titolare scelto dal tecnico per l’Europa League. Dovrà guidare una difesa inedita, con giocatori che comunque conosce bene e ha imparato ad apprezzare. Vorrà cancellare i tre gol presi all’andata, anche se non aveva grosse responsabilità. Il modulo sarà il 3-4- 1-2, con Bruno Peres ed El Shaarawy larghi a centrocampo, con Strootman che torna titolare e farà coppia con Paredes in mezzo al campo. Davanti conferma per Dzeko – capocannoniere in serie A ma ancora alla ricerca della sua prima rete stagionale in Europa – e dubbio tra Perotti e Salah. L’egiziano sembra favorito. Perotti – assente dalla vittoria di Napoli del 15 ottobre – è appena rientrato da un infortunio muscolare e forse non è il caso di rischiare.