«Uh-la-la». Quando viene estratta la pallina della Roma l’esclamazione spontanea di Michael Heselschwerdt, direttore delle competizioni Uefa per club, rende l’idea dell’accoppiamento. Da una parte, grazie alla riforma Platini, può esserci Ludogorets-Viktoria Plzen mentre dall’altra una squadra che ha vinto due volte la Coppa dei Campioni, il Porto, può trovare appunto la Roma, che era considerata l’avversaria più temibile nell’urna delle outsider.
REAZIONE – A Fiumicino, appena sceso dall’aereo che ha riportato la squadra indietro da Montreal, Luciano Spalletti pone l’accento sulla stranezza del regolamento: «Per i valori in campo, questa è una sfida che avrebbe meritato di più di un turno preliminare…». Poi, pensando all’aspetto tecnico del duello, l’allenatore aggiunge: «Le difficoltà sono oggettive vista la tradizione e la qualità del nostro avversario. Il Porto, come il Manchester City, ha qualcosa in più rispetto alle altre squadre che avremmo potuto incontrare. Ma la Roma è stata costruita per giocare contro avversari di livello e dovrà farsi trovare pronta. E’ un percorso normale, se si tratta di giocare in Champions League. E io farò capire ai miei giocatori che è necessario scendere in campo sempre con la consapevolezza di poter vincere».
SNODO – E’ una partita cruciale per la società, anche dal punto di vista finanziario. Spalletti non lo nasconde: «Sì, è un impegno fondamentale per noi. E anche per l’ambiente. Dovremo applicare i nostri principi e schiacciare sull’acceleratore sin da subito per cominciare la stagione nella maniera corretta. Si dice sempre che non ci sono più le estati di una volta, vero? Ecco, questa è una di quelle estati lì». Si è già fatto un’idea delle individualità più pericolose: «Casillas lo conosciamo. Poi c’è Hector Herrera che è cercato dal Napoli, Brahimi e Aboubakar sono forti, come anche Corona. Bella squadra via. E noi dobbiamo farci trovare sullo stesso livello».
IL PUBBLICO – Quando allenava lo Zenit, gli è capitato di affrontare il Porto: «Il loro stadio è molto caldo, ti accolgono con grande partecipazione. Ma mi aspetto che sia così anche all’Olimpico nella partita di ritorno». Qui Spalletti ride, perché in realtà non può prevedere la reazione del pubblico romanista e in particolar modo della Curva Sud. Se continuasse lo sciopero dei gruppi organizzati, sarebbe difficile riempire lo stadio il 23 agosto nonostante l’iniziativa della società che ha deciso di mettere sul mercato gli abbonamenti validi per le quattro partite europee della squadra. Il tifoso in pratica è chiamato a scommettere sulla Roma: in caso di qualificazione alla Champions, il prezzo medio delle partite sarebbe più basso rispetto alle mini-tessere di un anno fa. I biglietti singoli per Roma-Porto saranno invece in vendita dalla prossima settimana.