Tre nomi per il futuro della Roma, un casting per decidere quale sarà il prossimo direttore sportivo giallorosso. Luis Campos del Lille, Gianluca Petrachi del Torino e Piero Ausilio dell’Inter sono i principali candidati per il post Monchi e per organizzare la Roma del futuro. Tra acquisti, cessioni e plusvalenze, esaminiamo i migliori colpi dei tre direttori sportivi.
LUIS CAMPOS Il primo nome sulla lista della Roma è quello di Luis Campos. Nome fortemente voluto dal consulente Baldini, il diesse ha 54 anni ed è nato a Esposende, comune del distretto di Braga. La sua carriera comincia come allenatore: dal 2001 al 2005 prende in mano varie squadre portoghesi come Vitòria Setubal, Varzim, Gil Vicente e Beira-Mar. Non raccoglie risultati positivi e decide di cambiare percorso: dopo un periodo di aggiornamento, intraprendere la carriera da direttore sportivo.
Nel 2012 comincia a farsi le ossa nel Real Madrid, l’anno successivo invece vola in Francia per diventare il coordinatore sportivo del Monaco. Alla sua prima sessione di calciomercato cambia radicalmente la squadra, portando in rosa elementi come Anthony Martial, Joao Moutinho, Radamel Falcao, James Rodriguez, Ricardo Carvalho e Fabinho. Un Monaco targato Gestifute, la società fondata nel 1996 dal potente procuratore Jorge Mendes e di cui fanno parte tutti i giocatori citati e lo stesso Campos. In quella stagione il Monaco di Claudio Ranieri si classifica secondo, dietro soltanto al Paris Saint Germain, centrando la qualificazione alla Champions League. Non migliora l’anno seguente con Jardim, anzi, perde una posizione, ma il lavoro di Campos è più che sufficiente: acquista Bakayoko dal Rennes per dieci milioni, Bernardo Silva dal Benfica per 15 mln e cede James al Real Madrid per 75 milioni di euro.
Nel 2015 porta in prima squadra Klian Mbappè, poi centra gli acquisti di Lemar (4 milioni dal Caen), Allan Saint-Maximin (dal Saint Etienne per 5 milioni), Rony Lopes (14 milioni dal City), e i tre giocatori della Gestifute, Ivan Cavaleiro, Helder Costa e Fabio Coentrao. Prende anche in prestito dal Milan Stephan El Shaarawy, che non riesce però a imporsi nel campionato francese. Cede Carrasco per 24 mln, Kurzawa per 25 mln, Kondogbia all’Inter per 36 mln e Martial al Manchester United per 60. Nel 2016 rassegna le dimissioni da direttore sportivo del Monaco e da consulente del presidente. In due anni nel club monegasco il diesse ha ceduto giocatori per un ammontare di oltre seicento milioni di euro.
Un anno dopo comincia la sua avventura nel Lille, sempre a capo della direzione sportiva. Rivoluziona la squadra portando in rosa Thiago Mendes del San Paolo, Nicolas Pépé dall’Angers per dieci milioni, Thiago Maia dal Santos, Gabriel Magalhães e dalla Gestifude il terzino, ora al Napoli, Malcuit. Dopo quindici partite viene esonerato Marcelo Bielsa: «È stato un errore dargli la possibilità di creare un suo progetto sportivo», ha dichiarato in seguito Campos. Diciassettesimo posto in classifica, vicino alla zona retrocessione, e una squadra nuovamente da cambiare. Fuori Bissouma, Amadou, Tourè, Malcuit e Mendyl per un totale di 60 milioni di euro, dentro giovani che si stanno dimostrando all’altezza come Bamba, Rafael Leão, Celik e Ikoné. La squadra è attualmente al secondo posto, in lotta con Lione e Marsiglia.
Chi potrebbe portare sulla panchina della Roma? Sicuramente Leonardo Jardim, tecnico con cui ha lavorato al Monaco. Remota invece la pista che porta a Bielsa: i due non hanno legato, scontrandosi in diverse occasioni per alcune scelte tra campo e mercato. Campos potrebbe anche valutare Nuno Espírito Santo, tecnico del Wolverhampton, e Paulo Fonseca del Porto: entrambi assistiti dalla Gestifute. (…)
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