Indecifrabile, imprevedibile. Definiamola così. Ci sarebbe una Roma anche senza Champions League, ovviamente, grazie al buon patrimonio tecnico di cui la società si è dotata negli ultimi anni che garantisce facili cessioni con conseguente raccolta di denaro. Ma è difficile per tutti, a cominciare dal presidente Pallotta, immaginare uno scenario felice all’orizzonte.
Non solo per la vicenda dello stadio ma anche per le mosse immediate che serviranno a rinvigorire la squadra. In questo momento non risulta sia stato scelto il direttore sportivo, l’allenatore è una nebulosa che dipende anche dagli strappi altrui (vedi vicenda Sarri), il mercato è condizionato al piazzamento finale e alle offerte, mentre Ranieri ha preannunciato il ridimensionamento in caso di mancata partecipazione alla Champions. (…)
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