Nonostante tutto, almeno per un paio d’ore e forse anche qualcuna di più, la Roma rischia di ritrovarsi nella terra promessa del quarto posto. L’obiettivo minimo diventato massimo e sempre più vitale. La momentanea conquista di un posto in Champions passa per l’incrocio con l’Udinese, «peggiore avversaria possibile», a detta di Ranieri, rivitalizzata dalla cura Tudor (7 punti in 3 partite) e da affrontare con un solo terzino di ruolo (il recuperato Florenzi), parecchi interpreti non al top della condizione e l’ansia da prestazione, spesso fatale contro medie e piccole, dei tre punti obbligatori.
Per il futuro, variabile a seconda del risultato finale, continuano le differenti manovre del parlamentino romanista. L’ultima sarebbe un primo contatto informale, avvenuto in territorio neutrale (in Toscana), tra un dirigente giallorosso e Antonio Conte, autentica chimera di Pallotta. Una parte della Roma ha fatto la sua prima mossa all’insaputa dell’altra, sulle piste di Sarri. Il borsino di Conte, però, registra ancora il vantaggio dell’Inter.
FONTE: La Stampa – M De Santis