(…) Justin Kluivert è così: ama circondarsi di persone di fiducia, che magari lo aiutano a sentirsi meno solo in un momento non semplice. Non è stato facile lasciare Amsterdam, anche perché tutti, padre compreso, gli dicevano di non farlo. Lui, però, ha voluto la Roma «con tutte le mie forze» e ora lotta per una Champions diversa rispetto a chi, pochi mesi fa, giocava con lui.
«E’ meraviglioso quello che stanno facendo, ma io non ho rimpianti. Ho scelto la Roma, è inutile dire cosa avrei fatto se fossi rimasto ad Amsterdam – ha garantito Kluivert in un’intervista in patria a Algemeen Dagblad –. Se l’Ajax vince sono felice, sono dei combattenti e io uguale, non mi arrendo facilmente». La Roma si augura che il figlio d’arte, alla prima esperienza lontano da casa, combattente lo sia davvero. (…)
Justin crea tante occasioni (28, con una media di 1,17, mentre la media del ruolo è di 0,93), crossa il doppio rispetto agli altri attaccanti esterni della Serie A (2 di media a partita, quella del ruolo è 0,99,) mentre verticalizza poco, 2,08, mentre la media del ruolo è di poco inferiore a 4. E questo spiega perché il feeling con Di Francesco non fosse scattato.
Kluivert fatica ad essere concreto, tira poco (0,29 di media) e ha una percentuale realizzativa appena del 7%, riesce bene a tenere il pallone con 7,54 palle perse di media, mentre quella del ruolo è di 9,23 e i giocatori con cui duetta di più sono Kolarov e Cristante. Su 19 tiri 16 sono di destro, che è il piede preferito, anche se i gol stagionali sono appena due (uno in Serie A, lo scorso anno chiuse a 11).
«Quando sei giovane non puoi aspettarti di giocare tutte le partite – un’altra delle ammissioni di Kluivert –. Con il cambio di allenatore sono diventato un titolare, Ranieri ha voluto parlare con me, dicendomi che avrebbe puntato sulla mia velocità e aggiungendo di scendere in campo e divertirmi. Voglio dare il massimo per aiutare la Roma ad arrivare quarta».
Il ragazzo è ambizioso e non ha problemi a dirlo, alla vigilia dei suoi 20 anni, che compirà il 5 maggio: «Riusciremo a vincere, ne sono sicuro. La mia stagione non sta andando male, ma voglio molto di più. Un posto in Champions e poi la maglia della nazionale. Sono progetti grandi, ma io ho fiducia perché mi sento davvero tanto forte». (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport