Come in Europa League, con la convincente vittoria di giovedì a Vienna, la Roma riparte pure in campionato, con il 9° successo casalingo di fila (6 in questo torneo e 3 in quello passato): il 3 a 0 contro il Bologna serve per restare al 2° posto e sempre a 4 punti dalla Juve capolista, da affrontare il 17 dicembre allo Stadium. I giallorossi, dopo 12 turni, viaggiano alla stessa velocità dell’anno scorso: 26 punti. Sono i campioni d’Italia ad andare più forte. Il capocannoniere Dzeko si ferma e lascia il palcoscenico a Salah che è spietato quando incrocia i rossoblu. Nella circostanza esagera, segnando la sua prima tripletta in Serie A e salendo a 9 gol (1 dei quali in coppa). Il nuovo tris calato dai giallorossi non fa altro che confermare l’efficacia offensiva del gruppo: l’attacco è il migliore del torneo con 29 reti, media a partita di 2,41. Che in casa, con 20 gol realizzati in 6 match, è addirittura di 3,33. Ma anche la difesa si sta sistemando e per la seconda domenica di fila non incassa reti: l’ultima volta a restare imbattuta per 2 incontri di fila è lontanissima, addirittura il 13 dicembre 2015.
SOLITA TRACCIA – Spalletti va avanti con il 4-2-3-1 che sembra ispirare soprattutto le punte e in particolare i velocisti. Non cambia, dunque, il sistema di gioco, ma solo alcuni interpreti. Dopo la gara in Austria si riprendono il posto Szczesny, Fazio e Salah. In panchina finiscono Alisson, Paredes ed El Shaarawy. E’ la formazione base del momento, tenendo conto dei giocatori a disposizione. De Rossi, con Fazio di nuovo in mezzo alla difesa, torna accanto a Strootman. Per un’ora, perché poi finirà la gara da centrale difensivo. Anche Perotti, come il capitano, ha una posizione diversa da quella occupata giovedì in Europa League. Passa da destra a sinistra e sicuramente si trova più a suo agio, diventando subito protagonista. Su quel lato si muove bene e va a costruire chance per i compagni. Suo anche l’assist per Salah che fa centro anche grazie alla deviazione di Masina. Il gol è pesante perché indirizza il match che è più complicato di quanto si possa pensare. Il Bologna, con il suo 4-3-2-1 dinamico e propositivo, riparte con convinzione e cerca la profondità. Sadiq, giallorosso in prestito, si butta bene negli spazi e spesso ne trova entrando tra Fazio e Juan Jesus. Dietro al centravanti, Dzemaili e Krejci. Vivace soprattutto il secondo che, pericoloso sullo 0 a 0, costringe Peres a limitare le volate sulla destra e Rudiger a giocare spesso in anticipo. La Roma, comunque, ha le solite chance. E sa come colpire: in contropiede. Ma non inquadra la porta con Dzeko, Nainggolan e Perotti e tiene aperta la gara che avrebbe già potuto chiudere prima dell’intervallo. Szczesny fa il suo, uscendo bene di piede su Sadiq che sta per sfruttare il retropassaggio sballato di Strootman e bloccando la girata del centravanti.
AGGIUSTAMENTO IN CORSA – Da Costa, all’alba della ripresa, salva di piede su Dzeko che, spinto dalla Sud, non vuole digiunare per la prima volta in campionato all’Olimpico. Donadoni va a caccia del pari mettendo in campo l‘ex Destro per Sadiq. Ma il cambio di Spalletti risulta più efficace: Paredes per Rudiger, con De Rossi che si abbassa in difesa accanto a Fazio. Le ripartenze dei giallorossi stendono definitivamente il Bologna. E Salah si scatena, con altre 2 reti per la sua prima tripletta: carezza su lancio di Strootman e tocco a porta vuota dopo la respinta di Da Costa sul sinistro di Dzeko. Messi i 3 punti in cassaforte, spazio a Gerson per Peres, con Nainggolan arretrato a destra da terzino nel 4-3-3, e nel finale anche El Shaarawy per Salah. Si rivede, in contemporanea, pure Torosidis, in campo per Masina: applausi. L’unico ex fischiato è Destro. Che, però, stavolta fa cilecca. E la Roma, per la quinta volta in questa stagione (4 gare di campionato e 1 di Europa League), non subisce gol.