Roma seconda in classifica, Lazio quarta in compagnia dell’Atalanta, grande sorpresa di questa prima parte del campionato. Dunque, la Champions League non è più un sogno per Luciano Spalletti e Simone Inzaghi. Ma, ancora una volta , è la squadra biancazzurra a destare stupore. Mi scuserà il mister di Trigoria se faccio questa riflessione. Però, nessuno avrebbe scommesso un euro sul gruppo che il giovane allenatore di Formello sta portando avanti. Anche a Napoli, campo difficilissimo con un’avversaria assetata di punti, Immobile e compagni, hanno saputo amministrare la partita nonostante le gravi assenze in difesa. Forti degli insegnamenti avuti in settimana durante gli allenamenti, non si sono fatti suggestionare dal vantaggio della formazione partenopea e in una manciata di minuti, hanno ripreso la partita senza farsela più sfuggire. Ora, qualcuno potrebbe obiettare che il pareggio non è una vittoria. È vero: ma non bisogna assolutamente dimenticare che la Lazio giocava fuori casa e davanti aveva una squadra che non poteva più compiere passi falsi se voleva rimanere nei pianti alti della classifica. Sta di fatto che oggi i biancazzurri sono quarti e continuano ad avere un punto di vantaggio sui rivali allenati da Maurizio Sarri. Si può definire una sorpresa questa o no? Certamente sì. Ed il merito va al settanta per cento a Inzaghi e per il restante trenta per cento a questi giovanotti che, con modestia, hanno saputo trarre vantaggio dagli insegnamenti che l’allenatore ha continuato a far loro durante il lavoro settimanale. Se oggi, dunque, la Champions non è più un traguardo irraggiungibile, hanno ragione i tifosi ad essere euforici ed ad andare in massa alla stazione Termini il giorno della partenza della Lazio per Napoli.
Per carità, non voglio togliere nulla a Spalletti, il quale sta compiendo veri e propri salti mortali con gli uomini contati che gli sono rimasti in difesa. Eppure, malgrado i tanti infortuni, il tecnico della Roma ha saputo organizzare un buon pacchetto arretrato. Se questo reparto regge, la Roma non ha problemi per quanto riguarda gli avanti. Ha il migliore attacco del campionato e se non è Dzeko, è Salah ad andare in porta. E se non è l’egiziano sarà Perotti o Nainggolan a portare la Roma in vantaggio. A Trigoria, si respira aria di ottimismo. Non solo, perché la squadra gira a dovere, ma anche perché la Juventus vince, sì, ma non sembra essere quello squadrone che «tremare il mondo fa». Pure con il Chievo i bianconeri hanno balbettato. E allora, perché non credere che alla fine si può anche sperare di arrivare in alto, molto in alto?