All’Eur, nella nuova sede di via Tolstoj, più che a Trigoria si raccolgono i cocci della negoziazione con Conte andata in frantumi. Al lavoro c’è il management di Pallotta che prova a riorganizzare le idee, vecchie o inedite che siano, per trovare il sostituto di Ranieri. Voltare pagina in fretta: l’input è del presidente, presente nella Capitale solo nella conference call quotidiana. Da lontano, però, perde spesso la pazienza, anche con i collaboratori: non gli è piaciuta la gestione della trattativa per il top coach che ha poi rifiutato la panchina giallorossa.
Adesso vorrebbe subito il nuovo tecnico. Ma anche il suo suggeritore Baldini gli ha chiarito che non potrà essere accontentato a breve termine: dovrà attendere la fine del campionato. I principali candidati, Sarri e Gasperini, sono sotto contratto rispettivamente con il Chelsea e l’Atalanta. Bisogna aspettare, dunque. Senza avere la certezza del sì. La loro stagione, tra l’altro, non è finita: Maurizio, conquistata la partecipazione alla Champions, stasera ha la chance di andare in finale di Europa League; Gian Piero, pronto a sfidare il 15 maggio la Lazio per alzare la Coppa Italia, si gioca il 4° posto nelle ultime 3 gare di serie A.
CONFERMA DA LONDRA – «L’ho già detto la settimana scorsa: voglio rimanere qui». Sarri, durante la conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno contro l’Eintracht, ha ribadito quanto spiegato dopo la gara d’andata. «Mi piace il calcio inglese e l’atmosfera che si respira, voglio restare in Premier League. Se è possibile con il Chelsea. Oppure posso provarci con un altro club, ma sempre in Inghilterra». La sua posizione è inequivocabile. La Roma, contando sul pressing del suo amico Baldini, punta sul ripensamento e gli offre 6 milioni. Alla sua conferma è contrario il pubblico di Stamford Bridge. Chissà se la tifoseria dei Blues influenzerà Abramovich.
Il club giallorosso può dunque andare a dama solo in caso di esonero. Sarri guadagna 9 milioni: se chiedesse di liberarsi in anticipo, dovrebbe versarli al Chelsea. Lui o direttamente Pallotta che, al momento, ha sotto contratto pure Di Francesco: altri 3 milioni, tanto per gradire, da spendere a vuoto. Proprio ieri la commissione d’appello della Fifa ha bocciato il ricorso del Chelsea, confermando lo stop nelle prossime due sessioni di mercato. Adesso Abramovic andrà pure davanti al Tas, ma l’allenatore rischia di perdere giocatori di riferimento senza poterli sostituire.
CANDIDATO INGOMBRANTE – «Parla di futuro chi non ha obiettivi. Io, in questa stagione, ancora ne ho». Gasperini, anche se allertato, non tratta ancora con la Roma che, rivale per il 4° posto, aspetterà la finale di Coppa Italia. Agli amici, intanto, ripete che non intende rinunciare, se centrerà l’obiettivo, all’esperienza in Champions con l’Atalanta. Che lo sostituirebbe con Giampaolo, sedotto e abbandonato dalla società giallorossa.
Perché a Bergamo sanno che la tentazione per il grande club, comunque, rimane. L’allenatore nerazzurro, però, detta le sue condizioni: contratto triennale e rosa competitiva. A Trigoria il messaggio è arrivato. Come quello della tifoseria che vota per capitan De Rossi. Suggestione che ci sta. Baldini, però, pedala come sempre contro vento. E incrocia lo stesso qualche amico: Blanc, pure se non allena da 3 anni, o Wenger, ormai quasi settantenne.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani