La sosta del campionato deve servire a Luciano Spalletti per recuperare alcuni infortunati (Totti, Manolas ed Emerson Palmieri) e per rimettere in condizione altri giocatori (Strootman, Rudiger e Nainggolan su tutti). Purtroppo, però, non è cominciata nel migliore dei modi. La brutta notizia di giornata, infatti, riguarda Leandro Paredes, che domenica sera era uscito dal campo zoppicando, dopo la gara vinta per 3-0 contro Bologna. Ieri il centrocampista argentino si è sottoposto agli esami strumentali che hanno evidenziato «una lesione parziale del compartimento legamentoso esterno della caviglia destra». La prognosi, fanno sapere i medici giallorossi, dovrebbe essere di 15 giorni, per cui le gare a rischio sono quella di Bergamo contro l’Atalanta, la prima dopo la sosta, e quella del 24 contro i cechi del Viktoria Plzen, allo stadio Olimpico, in cui i giallorossi si giocano il primo posto nel girone e la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League.
L’infortunio di Paredes arriva proprio nel momento in cui il centrocampista, prestazione dopo prestazione, era riuscito a guadagnarsi la piena fiducia di Luciano Spalletti e a diventare un titolare aggiunto in un centrocampo composto da tre mostri sacri come De Rossi, Strootman e Nainggolan. De Rossi è rimasto l’unico giallorosso convocato dalla nazionale italiana, dopo l’infortunio di Florenzi e vista la scarsa considerazione da parte del commissario tecnico Giampiero Ventura nei confronti di El Shaarawy, visto che gli ha preferito Zaza, Gabbiadini e per ultimo Lapadula.
Strootman e Nainggolan non sono stati convocati da Olanda e Belgio e potranno lavorare con calma agli ordini di Spalletti, per recuperare la condizione migliore. Un discorso che vale soprattutto per Strootman, reduce da un problema alla schiena, che ha accettato con apparente serenità la mancata chiamata in nazionale. Nainggolan, invece, è stato protagonista di un botta e risposta con il c.t. Roberto Martinez, che ieri si è arricchito di un ulteriore capitolo. «Sono contento dei giocatori che hanno giocato in quella posizione contro Bosnia e Gibilterra – le parole del tecnico del Belgio -, quindi ho dato la precedenza a loro. Radja deve essere paziente, mostrarsi più forte e più in forma per tornare in nazionale. Nessuno avrà un regalo in base al nome che porta sulle spalle. La nazionale è molto competitiva, tutti devono lottare per farne parte».
Un concetto molto caro anche a Luciano Spalletti, che, dopo l’allenamento di ieri (Totti, Palmieri, Vermaelen e Mario Rui hanno lavorato a parte, il portoghese potrebbe tornare in gruppo dopo la sosta), ha concesso due giorni di riposo alla squadra per smaltire le tossine di un segmento di stagione – 7 partite complessive tra campionato e coppa – in cui i giallorossi hanno recuperato il secondo posto in serie A e risistemato le cose nel girone di Europa League.