“La mia passione per i colori della Roma e 22 anni, intensi e indimenticabili, trascorsi nel cda della squadra, mi impongono di rendere pubblico il mio disappunto per quanto sta succedendo. Sono passati quasi 8 anni da quando la Roma ha visto l’ingresso dei nuovi soci. Era l’estate del 2011, la fine di un ciclo glorioso che ha avuto il suo apice dieci anni prima con la vittoria dell’ultimo scudetto. Purtroppo, i fasti di un’epoca in cui i colori della Roma erano orgogliosamente difesi dalla famiglia Sensi e altrettanto orgogliosamente portati in campo da bandiere come Francesco Totti e Daniele De Rossi, sono ormai un lontano ricordo”.
“Il rispetto e la fiducia che riponevo nei nuovi proprietari del club sono testimoniati dalla lettera con cui, nel luglio 2011, diedi loro il benvenuto esprimendo l’augurio che «la Roma torni ai fasti degli anni dello scudetto». Siamo stati, invece, costretti ad assistere in questi ultimi anni, alla incessante dispersione di un patrimonio di mezzi, strutture e capitale umano. I tifosi, la città intera, sono stanchi e chiedono risposte. Una società con questa storia non può essere amministrata da un freddo ufficio di una città d’oltreoceano. Un oceano che ora sembra sempre più costituito non solo di acqua, ma di freddezza, distacco e forse disinteresse per le sorti di questa squadra. Una realtà complessa e articolata come quella del campionato italiano va vissuto giorno dopo giorno sul campo. Una proprietà non può ignorare sentimenti popolari, spirito di appartenenza, rispetto per le bandiere”.
“I proprietari delle squadre hanno tutto il diritto di fare le loro scelte ma non possono ignorare il fatto che i proprietari sostanziali sono anche i tifosi, fedeli al di là dei risultati. Ora più che mai sono necessari concreti ed immediati gesti ed impegni da parte di Pallotta in persona, per colmare quel vuoto che si è creato tra la proprietà e i tifosi. Pur comprendendo le logiche economico-finanziarie del calcio, i vincoli umani e di appartenenza vanno onorati. Recuperare una situazione tanto deteriorata è complesso e faticoso, ma questa grande squadra è sempre riuscita a rialzarsi. Sono certo che anche questa volta sapremo meravigliare tutti. Forza Roma”.
P.s. Un consiglio, non ripetete gesti eclatanti quanto inutili; quella stagione è finita ed ora l’acqua delle fontane di Roma è molto fredda. In tutti i sensi.
Pippo Marra, Cavaliere del Lavoro
FONTE: Il Messaggero