La Roma in pressing su Luciano Spalletti. I dirigenti giallorossi, a cominciare dal presidente Pallotta, contano di poter aprire un nuovo ciclo con il tecnico toscano, dopo quello che dal 2005 al 2009 portò la squadra giallorossa a sfiorare lo scudetto e a vincere due Coppe Italia e una Supercoppa italiana con Lucio in panchina. Pallotta gli propose il prolungamento fino al 2018 a giugno, quando venne a Roma per il contratto di Totti. Spalletti fu convocato allo studio Tonucci e per la prima volta declinò l’invito del presidente. Che tornò alla carica in occasione della tournèe della squadra a Boston. «Aspettiamo, vediamo più avanti, non c’è fretta». All’inizio del campionato era stato il direttore generale Mauro Baldissoni a porgere idealmente la penna per la firma: «Spalletti ha dimostrato di essere un grande allenatore e spero possa continuare con noi, dobbiamo supportare il lavoro dello staff tecnico».
I MERITI – Spalletti è riuscito a dare continuità al lavoro svolto nel girone di ritorno dello scorso campionato. La Roma dopo aver superato la delusione dell’eliminazione dalla Champions ha ripreso a fare risultati e ora il secondo posto le consente di sperare nel ritorno in Champions League, fondamentale per le finanze del club, ma anche in qualche passo falso della Juve, che non sembra irraggiungibile come nella passata stagione. Pallotta vuole proseguire il rapporto con il tecnico toscano, la Roma sotto la sua guida oggi è di nuovo una delle squadre che gioca il miglior calcio in Italia. Ha fatto un grande lavoro da quando è tornato a Trigoria.
AL CENTRO DEL PROGETTO – Finora Spalletti ha preso tempo, preferendo non impegnarsi, pur diventando con il tempo sempre più il punto di riferimento tecnico indiscusso della Roma. Adesso che è andato via Sabatini, anche sul mercato l’allenatore è il principale ispiratore delle strategie giallorosse. Dialoga volentieri con Baldini, consulente esterno molto influente che Pallotta da qualche mese ha rivoluto vicino a sé. Venti giorni fa il tecnico aveva nuovamente procrastinato il rinnovo del contratto. «I giocatori hanno la penna per la firma, la mia conferma dipende dai risultati», aveva detto l’allenatore. E proprio il mercato di gennaio, la disponibilità della società ad accontentarlo sui rinforzi, per giocarsela fino all’ultimo, potrà aiutarlo a convincersi a mettere nero su bianco. Spalletti non ha altre mire in questo momento. E’ un professionista ambizioso, ma a Roma vive volentieri con la sua famiglia, vorrebbe aprire un nuovo ciclo. Ha i supporti dirigenziali che gli danno garanzie anche per il futuro. La proposta di rinnovare fino al 30 giugno 2018 potrebbe essere presa in considerazione entro gennaio, quando saranno più chiare le prospettive della squadra e le strategie per rinforzarla. «Per adesso resto con quello che ho, voglio uno stimolo maggiore. Mi sto giocando il futuro», il senso del pensiero di Spalletti. Che comunque apprezza gli sforzi fatti dalla società per accontentarlo. Gli manca di riuscire a vincere. E vuole avere a disposizione gli strumenti per riuscire a farlo. Perché si è legato a questi colori e ha già guadagnato molto nella sua carriera, tanto da riuscire a non cadere nelle tentazioni che sicuramente arriveranno.