Oggi si vota anche all’Olimpico: Daniele De Rossi, numero 16 secco, senza esitazioni o dubbi. Alla fine di una stagione triste, questa Roma ci regala un’altra serata di dolore e lacrime, dopo lo straziante pomeriggio di Francesco Totti, che non dimenticheremo mai più. Non mi sento in grado di aggiungere aggettivi o commenti a ciò che tutti sappiamo su Daniele, siamo tifosi della Roma e ci chiediamo se è giusto che questa proprietà – straniera nel senso più letterale della parola e anche assente – ha davvero il diritto di farci soffrire, umiliando in successione due capitani romani e romanisti.
Il taglio di Daniele non è neppure stato preceduto da quell’orribile sceneggiata mediatica che Baldini e Spalletti allestirono per settimane su Francesco. Ricordate? Lo tenevano in panchina, lui entrava e segnava punti decisivi, noi, in fondo, godevamo. Stavolta, si sono evoluti: colpo secco e ciao, alla faccia dei bei modi. La cosa migliore da fare è non dimenticare nulla: ricordiamo di salutare e ringraziare i giocatori, sballottati da questa società.
E soprattutto, ringraziamo due allenatori perbene, due veri signori giallorossi nei modi e nella schiettezza: Claudio il Vecchio e Eusebio il giovane. Hanno fatto più di quanto potevano, hanno ereditato solo macerie di mercati assurdi e confusione di obiettivi. Grazie a chi lo merita, Daniele oggi più di tutti. E dei fantasmi di Boston e Londra oggi non ci curiamo.
FONTE: Il Messaggero – P. Liguori