De Rossi alza la voce sull’inchiesta de La Repubblica e annuncia la querela. L’ormai ex capitano della Roma, commenta così dalle Hawaii l’articolo del quotidiano: «Intendo esprimere tutta la mia indignazione per la distorta, se non addirittura falsa, ricostruzione di alcuni fatti ed episodi,che mi riguardano. Per questo sarò costretto a difendermi perché citato espressamente, in alcuni passaggi specifici di detto articolo, dove vengono distorti episodi accaduti, e mi vengono attribuiti comportamenti mai avuti e frasi mai dette».
La dichiarazione all’Ansa tocca poi il tema spogliatoio: «Scrivere che il sottoscritto, insieme ad altri straordinari e leali professionisti che hanno dato il cuore per la maglia della Roma, abbia posto in essere quei “comportamenti” è semplicemente ridicolo, oltre che spudoratamente falso. Questo articolo che “ricostruisce” così i motivi del mio allontanamento risulta ancor più grottesco se si pensa che la AS Roma mi ha offerto un ruolo dirigenziale delicato e rilevante vicino all’AD, onorandomi con una offerta che ho declinato per i motivi a tutti noti».
De Rossi spiega poi come farà valere le proprie ragioni: «Poiché ritengo quanto scritto gravemente diffamatorio e lesivo della mia reputazione e della mia immagine, darò immediatamente mandato ai miei legali di fiducia di richiedere un legittimo risarcimento danni in Tribunale, che devolverò integralmente in beneficenza ad un noto ospedale pediatrico di Roma». A chiudere l’intervento c’è iltema dell’amicizia, volutamente scritto con la maiuscola, con Totti: «Non è la prima volta poi che per motivi a me ignoti vengono gettate ombre sulla amicizia tra me e Francesco. Vi dico: impegnatevi di più che così non basta…».
FONTE: Il Tempo – F. Biafora