C’è ancora la clausola rescissoria tra la Roma e Paulo Fonseca. L’accordo tra il portoghese e il club giallorosso è appeso ai 5 milioni che lo Shakhtar Donetsk potrebbe pretendere per liberare l’allenatore. Condizionale obbligatorio, perché Fonseca è convinto che, come da vecchia promessa, sarà lasciato andare in modo amichevole dal presidente Rinat Achmetov (…).
Sarà il suo procuratore, Marco Abreu, a volare oggi in Ucraina per cercare il via libera. Potrebbe essere presente anche Fonseca per chiedere di persona il favore e salutare Achmetov (…). Se dovesse esserci una rottura, a questo punto clamorosa, il piano B non sarà Roberto De Zerbi, che ha ufficializzato che resterà al Sassuolo. Ieri c’è stato un vertice con la società emiliana e De Zerbi ha chiarito: «(…) Non ci sono mai stati dubbi sulla mia permanenza, quindi non capisco il clamore (…).
La Roma? Qualcosa c’è stato, come contatto, ma ho le idee chiare su quello che voglio fare e non ho altro da aggiungere». Fonseca non è certo un integralista del 4-2-3-1 (…). Nelle precedenti avventure in panchina – con Paços de Ferreira, Sporting Braga e Porto – Fonseca ha alternato anche 4-4-2 e 4-3-3.
È pronto a guadagnare qualcosa di meno a Roma (triennale da 2,5 milioni) ma chiede ricchi bonus perché è convinto della bontà del suo progetto. Vorrebbe portare con sé un paio di uomini di fiducia, tra i quali il video analyst Tiago Leal, e sarà accontentato. Sono parecchi i giocatori nell’attuale rosa che sono di suo gradimento, a partire da Florenzi come terzino di spinta.
Può avere un ruolo anche Patrik Schick, che dal ritiro della nazionale della Repubblica Ceca ha rilasciato un’intervista a un sito locale: «Un interessamento del Milan? In Italia si scrive molto. Non è nella mia natura lasciare le cose a metà, il mio desiderio è restare alla Roma (…)».
FONTE: Il Corriere della Sera