Rischia di diventare una corsa contro il tempo, per allestire la squadra e adesso anche per far firmare per le prossime due stagioni Paulo Fonseca, l’allenatore scelto dal club e ormai virtualmente investito della responsabilità di portare la squadra fuori dalle sabbie mobili in cui sembra invischiata. Ma la sua firma non è ancora arrivata e secondo le indiscrezioni più attendibili difficilmente potrà arrivare prima di mercoledì, forse a Londra (dove presto sbarcherà Pallotta e si ritroverà Fienga), forse direttamente via posta certificata, per non perdere altro tempo.
In ogni caso, la pessima stagione appena conclusa proietterà il suo fardello anche sulla prossima, con la Roma costretta ad affrontare i preliminari dell’Europa League, a meno che l’Uefa non sanzioni il Milan e lo squalifichi per un anno promuovendo automaticamente la squadra giallorossa direttamente alla fase a gruppi (ma nessuno sa esattamente quando arriverà questa sentenza), e questo obbliga gli uffici organizzativi del club a ragionare come se la nuova stagione dovesse partire lunedì 24 giugno, esattamente tra quindici giorni (con ritiro a Pinzolo dal 28).
E la circostanza non fa felice nessuno. La rosa che dovrebbe cominciare a lavorare è ancora in mare aperto, non si sa chi partirà e chi arriverà, il ds designato (Petrachi) lavora da un albergo senza poter andare a Trigoria e resta in attesa della liberatoria della società con cui è ancora sotto contratto (e a viale Tolstoj la circostanza comincia ad infastidire più di un dirigente) e anche per l’allenatore manca ancora l’ufficialità.
In più ogni voce che esce assesta uno scossone al morale dei tifosi, sia per la pesantezza dei nomi dati in uscita (Dzeko, Manolas, Florenzi, Kolarov, per non parlare ormai più di De Rossi), sia per lo scarso spessore dei colpi in entrata. Tranne uno, ovviamente: quello di Icardi, che però al momento sembra più una suggestione che altro. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco