“E’ la prima volta che a Roma si tratta il tema delle Curve a livello istituzionale negli ultimi due anni ed è già abbastanza clamoroso questo aspetto, perché il problema delle curve è avvertito in maniera molto evidente dai tifosi di Roma e Lazio. Abbiamo deciso di convocare questa commissione per affrontare un problema grave, relativo alle barriere divisorie nelle curve e la nuova normativa legata alla viabilità, misure che hanno allontanato tanti tifosi dallo stadio Olimpico, misure discriminatorie che stanno danneggiando in via esclusiva la tifoseria romana rispetto a tutte le altre tifoserie. Credo che l’incontro istituzionale di martedì possa avere dei riscontri pratici su questo tema, una parola unanime della Giunta capitolina può incidere sulla decisione prefettizia relativa all’inserimento delle barriere, che ricordo essere un’iniziativa ad appannaggio della Prefettura.
Chi può giustificare e difendere questo provvedimento?
“Il buon senso ci dice che le barriere non servono a nulla, non ci sono stati incidenti all’interno dell’Olimpico, quindi sono servite finora ad allontanare il tifo organizzato dallo stadio, senza una motivazione concreta. Mi sembra evidente che la matrice di queste misure sia esclusivamente punitiva nei confronti della tifoseria romana”.
Il silenzio prolungato sul tema del Prefetto Paola Basilone?
“Spero abbia un significato positivo, che si stia riflettendo per cambiare le attuali misure. Se le istituzioni cittadine fanno propria un’istanza unanime che arriva da tutti i rappresentanti politici capitolini di prendere atto che tale sperimentazione non ha più motivo d’esistere, il Prefetto non potrà non prenderla in considerazione”.