Per il secondo anno consecutivo la Roma svolgerà il ritiro estivo a Trigoria. La decisione di non andare a Pinzolo è stata ufficializzata ieri mattina, dopo che già martedì in tarda serata era stata bloccata la macchina organizzativa, pronta a partire per il Trentino. La scelta, presa congiuntamente da Petrachi e Fonseca anche per motivi tecnici legati ai giocatori con cui si sarebbe dovuto lavorare, è arrivata prima di qualsiasi sanzione ai danni del Milan, che dovrebbe essere escluso dall’Europa League: non c’è però alcuna certezza sulla sentenza.
La Roma, che già aveva dovuto dare forfait per la tournée negli Usa perdendo un cachet da 2 milioni, sarà quindi costretta a farsi carico dei 400mila euro di costi sostenuti dagli organizzatori di Pinzolo, più che amareggiati per la situazione: «La delusione c’è, c’eravamo preparati in tempi record. Per noi – ha detto il presidente dell’Apt Serafini a Il Tempo – è un danno, ma c’e un contralto e ci incontreremo a breve con i dirigenti della Roma, siamo sereni e tutelati, l’accordo è fatto bene. Non ci sarà alcun tipo di azione legale, ovviamente l’amarezza c’è». Più duro Rossini di Trentino Marketing: «Decisione grave e non rispettosa».
Ora il club giallorosso, che ha aspettato vanamente una mossa formale della Uefa, cercherà di alleviare il danno subito dai tifosi che avevano già prenotato il viaggio in Val Rendena: è stata aperta una casella di posta per segnalare eventuali perdite di denaro e una volta raccolte tutte le rimostranze si farà una valutazione su come procedere. In questo nuovo scenario il raduno (sono attesi anche i nazionali) è stato fissato per il 6 luglio a Trigoria, dove saranno presentati prima Petrachi poi Fonseca, che intanto torna in Ucraina. I calciatori che avranno a disposizione ulteriori vacanze. Qualche giorno di relax supplementare anche per Nzonzi, che non ha ancora svolto le visite mediche ed è volato a Ginevra. L’inizio del divorzio?
FONTE: Il Tempo – F. Biafora