C’è curiosità per capire come sarà la preparazione?
“Nel calcio è normale cambiare, abbiamo la voglia di allenarci al massimo in questo periodo”.
Cosa ricordi dello Shakhtar di Fonseca? “Giocava molto bene, creava molte occasioni, è stata una vera partita. Lì in Ucraina è stato difficile anche per il freddo ma giocammo una buona partita”.
Quando un allenatore dice di voler giocare con coraggio un difensore centrale si preoccupa? “Soprattutto i portieri (ride ndr). A me piace giocare i palloni, vogliamo conoscere bene il mister”.
Questo significa tenere la difesa… “Bisogna essere compatti, è la cosa più importante, oltre a tenere la palla”.
Tu saresti un allenatore offensivista? “Ancora non lo so, mi piace però giocare il pallone e andare avanti”.
Con tutti gli allenatori cambiati nei top club, a cosa porteranno questi cambiamenti? “Le squadre che lottano per i primi posti hanno cambiato molto e anche noi dovremo abituarci ai cambiamenti. Sarà una bella sfida per tutti”.
I molti cambiamenti potrebbero diminuire il gap? “Sarà molto importante l’inizio della stagione, iniziare bene e rimanere vicini alle prime. Serve anche per dare fiducia”.
A voi giocatori piace di più fare il ritiro qui a Trigoria rispetto alla montagna? “Trigoria è cambiata molto da quando sono arrivato. Per me va bene andare anche in montagna o in America. Ci sono lati positivi e negativi in tutto”.
Quest’anno le temperature sono come Siviglia… “C’è tanta umidità”.
Ti sei abituato ai tanti compagni che partono ogni anno? “Sono passati tanti giocatori, rimango in contatto con tanti di loro, è normale nel calcio”.
Cosa ti aspetti da Fonseca? “Penso sia positivo avere un allenatore esigente. Mancano 7 settimane e sono tante e possiamo conoscere il mister al meglio”.
Aiuta il fatto che lui sia stato un ex difensore? “Sì, gli allenatori che sono stati difensori ti danno un po’ di vantaggio”.
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— AS Roma (@OfficialASRoma) July 10, 2019
FONTE: Roma Radio