Fa effetto vedere il Napoli tra la gente, al fresco di Dimaro, così come l’entusiasmo intorno al nuovo Milan di Giampaolo. Di questi tempi è la normalità. Fa anche strano, però, vedere rinchiusa nel bunker l’Inter, una squadra che guarda al futuro con ambizione e lo stesso fanno i suoi tifosi. Fa ancor più strano la Roma, che riparte da Paulo Fonseca per un nuovo corso senza i romani storici De Rossi e Totti, con molte incognite ma pure con quel briciolo di speranza che ogni novità si porta dietro. Ritiro chiuso, senza tifosi, anche perché Trigoria non consente presenze di massa, vista la zona e visto il centro sportivo, la cui tribuna non può ospitare troppa gente.
Per questo, lo scorso anno, la Roma – nel pieno della preparazione – aveva organizzato un appuntamento-amichevole al Tre Fontane, proprio per raccogliere l’entusiasmo della gente, che sperava in un’altra cavalcata Champions. Quest’anno il tecnico portoghese e la società hanno scelto il profilo basso, l’isolamento e tanta gente ci è rimasta male. Molti tifosi sono arrabbiati per come è andata la stagione, di sicuro una parte sarebbe stata pure pronta a contestare e magari proprio per questo non si sono aperte il ritiro e le prime amichevoli.
In programma ce ne sono 5, tutte a Trigoria, giovedì 18 luglio Roma-Pro Calcio Tor Sapienza (17:30), il 20 Roma-Trastevere (17,30), il 24 Roma-Gubbio (17,30), il 27 luglio ce ne sono due Roma-Rieti (10) e Roma-Ternana (17:30). I tifosi le potranno vedere in televisione, su Roma tv. E pensare che il nuovo allenatore si era presentato con uno slogan, “la Roma di tutti”. Lo sarà, forse, ma per ora non lo è. Forse non è ancora il tempo per ricreare l’entusiasmo di sempre. Ma si poteva ripartire, rompendo il ghiaccio, anche davanti a qualche cenno di protesta. Bisognerà aspettare.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni