È un giorno cruciale per il progetto dello stadio della Roma, che dovrà sorgere a Tor di Valle. In Campidoglio, infatti, ci sarà il primo vero incontro operativo tra i proponenti e l’amministrazione comunale, alla vigilia della scadenza, fissata dal Comune, dell’adozione in assemblea capitolina della variante al piano regolatore, condizione essenziale per la prosecuzione dell’iter in conferenza dei servizi. Alle ore 15 intorno allo stesso tavolo ci saranno da una parte l’amministratore delegato della Roma Umberto Gandini, il direttore generale Mauro Baldissoni, il responsabile del progetto David Ginsberg e Simone Contasta di Eurnova; dall’altra il vice sindaco Daniele Frongia, l’assessora ai Trasporti Linda Meleo, il presidente del IX Municipio, alcuni consiglieri comunali ma soprattutto Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica e «nemico storico» del progetto. Un incontro programmato da tempo, ma che si colloca nel bel mezzo della conferenza dei servizi, che resta l’unica sede deputata per apportare modifiche: i proponenti illustreranno nei dettagli un’opera da 1.6 miliardi di euro (totalmente a carico di privati) di cui 440 milioni in opere pubbliche a compensazione.
Un investimento che porterebbe dei benefici per la città. A dimostrarlo uno studio, presentato ieri, di impatto economico e sociale prodotto dalla facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, secondo cui il nuovo stadio genererà un incremento del Pil della provincia di Roma pari a 5,7 miliardi di euro dopo 3 anni (2020), 12,5 miliardi dopo 6 (2023) e 18,5 miliardi dopo 9 (2026). Ci sarà una riduzione del tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale (0,8%) mentre gli occupati impiegati nell’area saranno circa 5.500. L’impatto economico del progetto sulla città sarebbe due volte e mezzo quello prodotto da Expo 2015 su Milano e superiore del 68% a quello generato dal Giubileo della Misericordia. Era presente anche Alessandro Florenzi, alle prese con il recupero dall’infortunio al ginocchio. «Spero di giocare presto nel nuovo stadio. Sarebbe un’opera importantissima per la città, anche perché darebbe lavoro a migliaia di persone che ne hanno bisogno». Oggi, infine, è prevista sempre in Campidoglio una riunione della commissione sport, in cui si parlerà (anche) delle barriere all’Olimpico.