Ma certo, il coraggio, la fantasia, l’altruismo. Poi ti trovi faccia a faccia con l’avversario. O lo superi o lo sradichi. Vedi anche da quello il giocatore e soprattutto la squadra. La Roma ha cambiato registro da quando Luciano Spalletti l’ha convinta a darsi alla sostanza. Quando serve, quando il resto non basta. Quindi quasi sempre.
GEOMETRIA – Naturalmente l’efficacia offensiva è indispensabile e infatti non casualmente nessuno ha segnato in campionato più di Edin Dzeko (10 gol) e nessuno ha servito un numero di passaggi smarcanti pari a quello di Mohamed Salah (12). Ma i dati statistici di Opta sottolineano altre caratteristiche significative della squadra di Spalletti. E’ interessante il fatto che i giocatori della Roma si siano imposti nel 58% dei duelli individuali. Quando c’è una palla contesa e un giocatore giallorosso nei paraggi, ben più di metà delle volte è quest’ultimo a prendere possesso del gioco. Il che è un bel vantaggio nei confronti di chiunque. Nessun’altra squadra di Serie A riesce a procurarsi altrettanto materiale su cui lavorare. Significa che la Roma aggredisce la partita in ogni angolo del campo. Bel progresso rispetto a quando divertiva con le sue geometrie ma poteva tracciarle solo di tanto in tanto. La Roma in linea di massima – neppure all’inizio di questo campionato si comportava così, basti ricordare la consegna del centrocampo al Cagliari nella prima trasferta – pretende di condurre la gara. E quando non gliela consegnano si arrabbia. Non va a contrastare a oltranza: con 210 tackle è al nono posto nella graduatoria della Serie A e guarda un po ’è la Lazio a guidare. Però con 164 contrasti vinti la Roma ha una percentuale positiva praticamente del 77%. Tra le squadre che hanno affondato più tackle solo il Sassuolo la supera in efficacia, con l’83%. La suddetta Lazio è poco sopra al 73%, persino la determinatissima Juventus si ferma al 74,2%.
PREVENZIONE – Andiamo a curiosare dietro, direbbe Spalletti. Intanto la Roma dispone di molti giocatori veloci, il che significa arrivare con quell’istante di margine che permette una migliore impostazione del contrasto o di sottrarre il pallone alla disponibilità dell’avversario. La Roma poi è una squadra fisicamente potente. E’ la prima cosa notata da Roberto Donadoni nell’ultima giornata di campionato: «I miei ragazzi del Bologna venivano spazzati via». Gli esercizi di possesso palla sono nel cuore delle tabelle di Spalletti. Ovviamente in allenamenti del genere si esercita allo stesso tempo il recupero della palla medesima. Ma è soprattutto sull’aspetto mentale che il tecnico non si è stancato di lavorare e di ricominciare ogni volta che il risultato non lo ha soddisfatto. «Di tacco, di fino e poi non contrastiamo»: si era infuriato al suo primo passaggio alla Roma. Quando è tornato, ha deciso che prevenire era meglio che reprimere. Funziona.